«Le spiagge come fogne» di Maria Corbi

«Le spiagge come fogne» «Le spiagge come fogne» La Goletta boccia un litorale su due ROMA. Un Ferragosto con il cocomero, il caldo e, per metà degli italiani, il mare sporco. Anche quest'anno la Goletta verde della Lega Ambiente ha solcato e analizzato le acque della penisola. I risultati non sono confortanti: il 57 per cento delle coste italiane è inquinato e su 45 foci dei fiumi controllate solo due sono risultate in buone condizioni. Mentre al Nord la colpa di questo degrado marino è soprattutto dei fiumi, al Sud è il turismo selvaggio a fare danni. Nelle località di villeggiatura delle regioni meridionali si affolla durante i mesi estivi un numero di persone sproporzionato rispetto alla capacità delle reti fognarie e dei depuratori. «In alcuni casi poi - spiega Francesco Ferrante, responsabile dell'iniziativa "Goletta Verde" - 1'mc^uinamento del mare unito alla cementificazione selvaggia dei litorali assume i caratteri di una vera e propria emergenza, come nel litorale romano, in gran parte della Campania e nella costa setten¬ trionale della Sicilia». Campania, Lazio e Liguria guidano la classifica delle regioni in cui il degrado è più evidente: circa il 70 per cento dei campioni di acqua marina prelevati dalla Goletta sono risultati fuori legge per la presenza di alte concentrazioni di inquinamento fecale. Concentrazioni di inquinanti superiori ai limiti fissati dal ministero della sanità sono state trovate in 16 spiagge dislocate su tutto il territorio nazionale. Tra queste: Bosa Marina in Sardegna, Baia Domizia sulla costa campana, Torvaianica e Ladispoli nel Lazio, Lido delle Nazioni in Emilia Romagna, Bagni di Teti di Barletta in Puglia, Alcamo in Sicilia. Il rischio per i bagnanti che ingeriscono per sbaglio l'acqua di mare contaminata da coliformi fecali è quello di passare il resto delle vacanze a letto, per curarsi una fastidiosa forma di gastroenterite. L'elenco delle coste «discusse» è lungo e vi compaiono anche località famose ed esclusive come Porto Cervo ed Ischia, dove la situazione è peggiorata dal comportamento incivile di molti {(pirati') proprietari di barche che usano scaricare i rifiuti di ogni tipo in mare. I dati forniti dalla Goletta risultano ancora una volta contrastanti con quelli delle Usi, diffusi dal ministero della Sanità. Le 16 spiagge a rischio, stando ai dati ufficiali, sono perfettamente in regola. Ma se le coste italiane italiane piangono quelle estere certamente non ridono. Goletta verde ha navigato anche nei mari della Costa Azzurra, della Corsica e di Malta dove non ha trovato una situazione confortante: più della metà dei campioni sono risultati inquinati. Fare il bagno, tuffarsi e nuotare in acque limpide è ancora possibile. Le spiagge più pulite per la lega ambiente sono quelle dell'isola del Giglio, di fronte alla costa toscana, e della penisola salentina. Maria Corbi

Persone citate: Bosa, Francesco Ferrante