Addio all'ultimo Cacique di Luigi Grassia

Addio all'ultimo Cacique Tutu Pombo, abituato ai cibi della selva brasiliana, è stato stroncato dall'eccesso di dolci Addio all'ultimo Cacique Morto il capo degli indios di Sting I tamburi rullano a lutto nelle foreste dei caiapò, gli indios resi famosi nel mondo dalla rockstar inglese Sting. Nel profondo dell'oceano verde d'Amazzonia si piange con canti e danze funebri la morte del «cacique» Tutu Pombo. La fine del gran capo della tribù, avvenuta qualche giorno fa, è stata il capolinea di una vita sbagliata, infelice connubio fra due culture: Tutu è stato ucciso da una micidiale alimentazione a base di dolciumi da supermarket estranei alla sua tradizione, mentre rifiutava le cure della medicina occidentale, ed è morto inutilmente ricco grazie alle royalties incassate vendendo a pezzi la foresta e i suoi prodotti. Come portavoce dei caiapò della riserva di Xingu (nello Stato del Fard) alla recente conferenza di Rio sull'ambiente Tutu Pombo, 66 anni, è stato uno dei protagonisti, almeno a livello di immagine. Non si trattava, per la verità, di un'immagine delle più presentabili. Era diventato capotribù nel 1990 scalzando con una specie di golpe il celebre cacique Raoni, grande amico di Sting. Sposato, otto figli, cercava la compagnia delle donne bianche facendosi bello del grosso patrimonio (l'equivalente di 5 miliardi di lire) che aveva accumulato grazie alla sua posizio- ne di grande capo, in grado di intercettare percentuali su ogni traffico fra i commercianti bianchi e il suo popolo. Tutu si era ridotto grasso come un'otre a furia di mangiare zucchero e cioccolata; soffriva di diabete e ipertensione e il referto medico parla di morte per «insufficienza multipla di vari organi». D'altra parte non aveva mai voluto farsi curare coi metodi di quel mondo moderno che gli aveva minato la salute, preferendo invece ricorrere alle erbe medicinali di cui era esperto lo accompagnava una discreta fama di stregone, o meglio di «pajé»; aveva anche cercato di guarire con erbe e incantesimi, senza successo, lo scienziato Augusto Ruschi, morto per un male al fegato forse causato dal contatto con alcuni rospi amazzonici velenosi. La settimana scorsa le condizioni di Tutu si sono aggravate. Trasportato in aereo in ospedale, vi è arrivato in coma e i medici non hanno potuto salvarlo. Ora si pone il problema della successione. Il cacique più autorevole dopo Tutu sembra essere Paulinho Paiakan, che però qualche settimana fa, proprio durante la conferenza di Rio, ha violentato una ragazza dopo essersi ubriacato a una festa, e ora è confinato in una specie di arresto domiciliare nel suo villaggio di Aucre. Chiunque diventi capo, il destino dell'Amazzonia bruciata, disboscata, sventrata e inquinata non sarà nelle sue mani. Luigi Grassia Nella foto grande l'ex cacique Raoni con Sting e la moglie del cantante in visita dal Papa tre anni fa Qui a fianco un indio caiapò [FOTOANSA-AFPJ

Persone citate: Fard, Paulinho Paiakan, Tutu, Tutu Pombo