Spugna abrasiva smaschera le false pitture

Spugna abrasiva smaschera le false pitture Beffa in Spagna, le figure delle nuove grotte di Altamira disegnate nel 1990 non tredicimila anni fa Spugna abrasiva smaschera le false pitture Alcune pagliuzze di ferro riprovate sulle pareti Sospetti sullo speleologo cìkiel&oprt, lui nega VITTORIA. L'uomo preistorico usava spegnette abrasive da cucina? La risposta è ovvia, no. Così alcune pagliuzze di ferro databili 1990 d. C. ritrovate su bellissime, preistoriche e quasi inaccessibili pitture di 13 mila anni fa hanno permesso agli studiosi spagnoli di scoprire la verità: le pitture rupestri ritrovate due anni fa in una grotta del Nord della Spagna sono false. False, ma a modo loro opere d'arte perfette al punto che alcuni specialisti hanno fatto risalire le riproduzioni di marnili uth e rinoceronti al paleolitico superiore. Poi dopo due anni l'inganno è stato scoperto. Di qui il verdetto: quelle pitture non sono altro che un bellissimo falso. La sentenza di falsità è stata firmata da un gruppo di esperti che ha compiuto una serie di esami sulle decorazioni nella «nuova grotta di Altamira» scoperte due anni fa dallo speleologo spagnolo Serafine Ruiz in territorio basco. Da quel momento gli esperti del museo del Louvre e del consiglio superiore della ricerca scientifica spagnolo hanno analizzato attentamente l'insieme di 49 segni e 20 rappresentazioni di animali dai bisonti ai mammuth, dai rinoceronti ai cavalli. Sembravano perfetti. Ma poi sono comparse quelle pagliuzze di ferro. I tecnici si sono guardati incuriositi poi hanno scoperto la verità, si trattava di fili provenienti da una spugnetta abrasiva da cucina, utilizzata probabilmente per far attecchire il colore nelle fessure della roccia. E allora sono nati i dubbi in alcuni disegni gli esperti hanno riscontrato errori sorprendenti: le zanne di un mammuth sono mal orientate e la coda di una capra è poco conforme alla sua anatomia. La conclusione? Si tratta di un falso eseguito qualche mese prima della sua scoperta e non 13.000 anni fa come avevano affermato nel 1990 studiosi dell'Università di Vitoria. Chi sarebbero i falsari? Tutti i sospetti sono indirizzati verso lo studente di archeologia quel Serafine Ruiz che per primo scoprì i disegni. Ruiz, però ha negato di essere l'autore delle pitture. Chiunque sia stato ha fatto comunque un ottimo lavoro visto che l'alta qualità delle riproduzioni ha colpito il presidente della Federazione Internazionale di arte rupestre Jean Clothes che ha proposto di trasformare la grotta in un museo della falsificazione. Ma sulla scoperta delle grot¬ te della zona, comunque, c'è sempre stato un alone dì mistero. Nel 1879 Marcelino de Sautuola scoprì sul fondo di una caverna delle pitture dipinte sulle pareti che dopo uno studio minuzioso datò all'età preistorica. Era la prima scoperta del genere al mondo e suscitò lo scetticismo generale a causa delle buone condizioni in cui si erano conservate le pitture. Ci vollero più di venti anni e un ritrovamento analogo in Dor- dogna perché gli specialisti riconoscessero l'esistenza di una arte della pittura molto elaborata nell'età della pietra. Da allora le grotte di Altamira sono frequentatissime anche se per evitare che i dipinti vengano danneggiati da eccessive emissioni di anidride carbonica e vapori d'acqua l'accesso è limitato a 15 persone al giorno e occorre presentare una richiesta scritta 15 giorni prima. [r. cri] |fgf* Un mammuth dipinto sulle pareti delle nuove grotte di Altamira Le pitture non sono di 13 mila anni fa ma del 1990

Persone citate: Altamira, Jean Clothes, Ruiz, Serafine Ruiz

Luoghi citati: Spagna