Caccia al killer della foresta, forse aveva già colpito

Caccia al killer della foresta, forse aveva già colpito Ma gli inquirenti non credono alla pista del «mostro». Una donna o la droga dietro l'assassinio del campeggiatore Caccia al killer della foresta, forse aveva già colpito A Siracusa Vanno scorso un delitto-fotocopia, indagini su altre morti misteriose SIRACUSA. Un delitto assurdo e inspiegabile. Con un precedente-fotocopia. Polizia e carabinieri che indagano sul delitto della Valle dell'Anapo, un giovane campeggiatore ucciso, cinque suoi amici rimasti feriti, stanno lavorando anche sui nove delitti avvenuti in poco più di un anno nella zona di Sortine Quasi tutti le vittime erano giovani e incensurati, come Sebastiano Bongiovanni. Fulminato da una scarica di fucile caricato a panettoni martedì notte. Su uno di quegli omicidi, in particolare, gli investigatori hanno posto la loro attenzione: quello di Alessandro Ciaffaglione, 21 anni, avvenuto nel marzo del 91. Stessa tecnica, una fucilata al volto, stesso luogo, la valle del fiume Anapo, un paio di contrade più in là rispetto al punto dove è avvenuto il delitto di tre giorni fa. E gli inquirenti cercano analogie anche su un altro particolare. L'uomo che martedì notte ha sparato ha utilizzato per il primo colpo una cartuccia a pallettoni e per il secondo, quello con il quale ha ferito lievemente i cinque amici della vittima, una a pallini. Ciaffaglione, un anno e mezzo fa, venne ucciso con due scariche di fucile, una a pallettoni, l'altra a pallini. Il giovane stava campeggiando da solo e stava preparandosi la cena davanti ad un falò. Inoltre, a quanto pare, Sebastiano e Alessandro si conoscevano: in paese dicono anzi che erano amici. Per il momento, però, nessuno vuole fare commenti su questo singolare precedente e sulle incredibili coincidenze. I carabinieri si limitano a dire che si tratta di un delitto «strano, anomalo, che potrebbe avere molti moventi plausibili». Gli stessi abitanti di Sonino ricordano gli altri delitti: vittime tutte giovanissime, tutte apparentemente fuori da qualsiasi giro della malavita. Esecuzioni in piena regola, ma nessuno di loro è stato mai un boss o un personaggio di spicco della mafia. Il «mostro» della Val d'Anapo, insomma, sebbene qualcuno ne parli convinto, non esi- sterebbe. Lo proverebbe anche il modo in cui è stato ucciso Sebastiano Bongiovanni e feriti i suoi amici: a lui, una fucilata in pieno volto, agli altri una scarica di pallini alle spalle. Insomma, gli investigatori cominciano a pensare seriamente al gesto di un vero e proprio killer, che ha scelto la vittima designata nel gruppo e ha sparato successivamente sugli altri solo per spaventarli. Una punizione per uno sgarro, o per affari di donne? «Chissà, potrebbe anche essere», rispondono gli inquirenti. Ma si parla anche di droga che negli ultimi tempi ha fatto la sua comparsa nella zona, suscitando forti interessi nell'ambito della criminalità locale. Un filone di indagine che non viene trascurato proprio perché la serie di delitti è cominciata in concomitanza con l'apparire della droga sul mercato locale. I cinque giovani rimasti feriti nell'agguato sono ancora ricoverati all'ospedale Umberto I di Siracusa. Nelle prossime ore dovrebbero essere nuovamente interrogati dal magistrato della Procura che conduce l'inchiesta. Fabio Albanese Sebastiano Bongiovanni avrebbe compiuto 17 anni il primo ottobre. E' stato ucciso martedì notte da un cecchino che ha sparato sul gruppo di ragazzi che stava bivaccando in un bosco [FOTO PARRINEUO)

Persone citate: Alessandro Ciaffaglione, Fabio Albanese Sebastiano, Sebastiano Bongiovanni

Luoghi citati: Siracusa