Antimafia di M. P.

Antimafia Antimafia Imprenditore in carcere VERONA. E' veronese la prima «vittima» del decreto antimafia. Alfeo Donisi, imprenditore scaligero titolare della «Thimco», industria specializzata in impiantistica, è finito in manette con l'accusa di reticenza e falsa testimonianza. Le porte del carcere cittadino del «Campone» si sono chiuse alle spalle di Donisi proprio in base al nuovo decreto Martelli, che è stato convertito in legge lo scorso 7 agosto e che prevede, appunto, l'arresto immediato in caso di reticenza del teste o di falsa deposizione. L'imprenditore era stato convocato a Palazzo di giustizia alcuni giorni fa, ma la notizia del provvedimento di custodia cautelare è trapelata solo ieri. Alla procura della Repubblica regna il più stretto riserbo, motivato dal segreto istruttorio ed anche il legale di Donisi, Paolo Tebaldi, non ha fornito spiegazioni, limitandosi a dire che il suo assistito è stato la prima vittima in Italia del nuovissimo decreto antimafia che, come è noto, aveva portato anche allo sciopero dei penalisti in tutto il Paese. Sembra che l'imprenditore sia finito nei guai per l'inchiesta sui lavori dei Mondiali '90, affidata al sostituto procuratore Guido Papalia. Le indagini sugli appalti sospetti per Italia 90 avevano già portato al blocco dei beni di 78 personaggi eccellenti di Verona: politici, amministratori, imprenditori e loro familiari. [m. p.]

Persone citate: Donisi, Guido Papalia, Paolo Tebaldi

Luoghi citati: Italia, Verona