L'oro nero soffoca l'Amazzonia
L'oro nero soffoca l'Amazzonia AMERICA DEL SUD In pericolo terreni e acqua potabile per i disastri in Brasile ed Ecuador L'oro nero soffoca l'Amazzonia Migliaia di litri di petrolio negli affluenti del Rio SAN PAOLO NOSTRO SERVIZIO Dopo le motoseghe, il petrolio. La nuova minaccia contro l'Amazzonia viene dalle centinaia di pozzi aperti nel cuore della foresta. Solo negli ultimi giorni si sono verificate due gravi perdite di «oro nero» negli affluenti del Rio delle Amazzoni. L'ultimo incidente risale a mercoledì mattina, quando ha ceduto una tubatura della raffineria di Manaus, mettendo in pericolo il rifornimento di acqua potabile della città. I tecnici della Petrobras, la compagnia statale brasiliana di estrazione, sono riusciti a bloccare la fuoriuscita in pochi minuti, ma non prima che nelle acque del Rio Negro finissero oltre 1600 litri di petrolio. Poca cosa per incidenti di questo tipo - è l'equivalente di 10 barili di greggio - ma che sono stati suffìcenti, secondo il governatore dello Stato di Amazonas, a provocare «uno dei maggiori disastri ambientali nella storia della regione». Il petrolio ha infatti formato una chiazza lunga più di 5 chilometri lungo le rive del fiume, dove migliaia di famiglie vivono di pesca e di agricoltura e da dove viene pompata l'acqua destinata a Manaus. E' stato quindi escluso l'uso delle sostanze chimiche normalmente usate per dissolvere le macchie di greggio, e ci vorranno giorni prima che l'operazione di raccolta possa essere completata. Ma i problemi potrebbero essere solo all'inizio. Il 29 luglio, infatti, una perdita di proporzioni ben maggiori si è verificata nell'Amazzonia ecuadoriana, dove un pozzo della Petroecuador ha scaricato quasi 5 mila barili di greggio nel Rio Napo, un grande fiume che, passando per il Perù, sfocia nel Rio delle Amazzoni col nome di Rio Solimoes. I manager della Petroecuador hanno accusato la stampa di aver esagerato le dimensioni della perdita, che secondo loro non avrebbe avuto alcuna possibilità di attraversare il confine col Perù. Ma i filmati delle troupe tv hanno mostrato l'enorme macchia di petrolio, lunga tra i 60 ed i 100 chilometri, scendere il corso del fiume ed entrare in territorio peruviano. Anche in questo caso è stato scartato l'uso di dissolventi chimici, ma sino a ieri pomeriggio gli sbarramenti di protezione eretti lungo il Rio Napo non sono riusciti a bloccare più di un quarto del petrolio. Secondo alcune informazioni, il governo peruviano potrebbe decidere di citare per danni la Petroecuador. «Faremo di tutto perché la macchia di petrolio non entri in Brasile - assicura José Belfor, segretario per l'ambiente del governo dello Stato di Amazonas -. Probabilmente sarà necessario scegliere un'area da sacrificare, in cui deviare il greggio». Gianluca Bevilacqua
Persone citate: Gianluca Bevilacqua, Napo
Luoghi citati: America, Brasile, Ecuador, Perù, Rio Napo, San Paolo
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