A Fondriest fa bene l'aria di casa

A Fondriest fa bene l'aria di casa CICLISMO Argentili apre le ostilità, poi il trentino vince il Trofeo Melinda, primo banco di prova per il Mondiale del 6 settembre A Fondriest fa bene l'aria di casa Nella sua Cles fulmina Bugno dopo una fuga a due CLES. Maurizio Fondriest vince davanti all'uscio di casa e finisce tra le braccia della moglie Ornella, prossima mamma. Se la corsa non si chiamasse Trofeo Melinda, sarebbe proprio il caso di rispolverare il... tempo delle mele. Qualcosa di tenero, se non altro per il fatto che Maurizio, qui a Cles, non era mai riuscito a vincere neppure una delle tante corse che i suoi concittadini, tutti contagiati dalla febbre trentina per il ciclismo, gli avevano organizzato a ripetizione negli anni dell'apprendistato dilettantistico. «Sì, ci voleva proprio perché avevo il morale sotto i tacchi ha detto Fondriest con negli occhi il lampo già visto nell'88 a Renaix quando vinse il Mondiale -. Eppure anche a San Sebastiano, una settimana fa, ero andato, bene. Speriamo che i tempi grami siano finiti». Il corridore della Panasonic ha dato segni di grande vitalità in una corsa enigmatica, abbordata ad andatura sonnolenta, ravvivata solo da qualche sprazzo (la fuga di Cenghialta, Calcaterra, Tebaldi e Vanzella) prima che il redivivo Moreno Argentin si mettesse a fare il diavolo a quattro sui tornanti del passo Pradaia. Era quanto Fondriest aspettava, magari senza sapere che qualcun altro era dello stesso avviso: Gianni Bugno, che prima del via si era appartato con il et Martini per aprirgli il suo cuore pieno di malinconia, ricevendone paterni e saggi consigli. E che Bugno fosse finalmente deciso a riproporsi in chiave azzurra (anche se il posto in Nazionale gli è garantito dalla maglia iridata vinta a Stoccarda) lo si è capito al momento giusto, quando i suoi compagni di squadra - Chiurato, Gotti, Tebaldi ma anche Laurent Fignon ed il tricolore Giovannetti - sono comparsi in tutti gli episodi rilevanti della competizione. Forse per la prima volta nella stagione Bugno ha potuto avvalersi di un autentico squadrone. A meno di 50 chilometri dall'arrivo i giochi parevano fatti, perché Argentin si era defilato (un colpo di sole?) e non c'era nemmeno la controfigura di un Chiappucci qualsiasi a scatenare qualcosa. Il carosello conclusivo, costellato di ascese e di tuffi nell'abitato di Cles, proponeva a Fondriest l'affondo di chi conosceva anche gli angoli di quelle contrade. Maurizio se ne andava, ma Gianni lo placcava subito. Per i due i pochi secondi del vantaggio iniziale aumentavano a 2'. «Ci siamo convinti senza troppe parole - ha dichiarato Fondriest - a fare ciascuno la sua parte. Avrebbe deciso la volata». E la volata ha dato ragione all'enfant du pais, che negli ultimi chilometri aveva un po' tirato i remi in barca, condizionato dal fatto di sapersi meno veloce del campione del mondo. Impossibile la rimonta di Gianni. Un po' deluso, di certo, ma forse dentro di sé rassicurato dai segnali che già gli aveva anticipato Martini. «Sono soddisfatto - ha commentato il et dopo la corsa -. Quando una gara è lenta in partenza, c'è il pericolo che le accelerazioni improvvise lascino il segno. Cosa che non è accaduta a Fondriest e Bugno, che sono sulla strada giusta. Mi è parecchio piaciuta anche la bella prova di Giovannetti, uscito da qualche guaio fisico. Segno di volontà e capacità. Bene anche Argentin: lo rivedremo presto lottare per la vittoria. Poi devo confermare la buona impressione sul conto di Rebellin, che già avevo apprezzato a Carnaiore. Deve forse ancora ambientarsi. Non è semplice. Adesso aspetto il risultato della Wincanton Classic e sono curioso di vedere la Bernocchi». Mario Brunelli Ordine d'arrivo: 1. Maurizio Fondriest (Panasonic) km 195,300 in 5h32'12", media 35,272 km/h; 2. Gianni Bugno (Gatorade-Chateau d'Ax); 3. Vjatceslav Ekimov (Panasonic) a l'41"; 4. Giovannetti (Gatorade-Chateau d'Ax) a l'59"; 5. Puttini (Zg Mobili-Bottecchia) a 2*04"; 6. Vanzella a 2'08"; 7. Ferrigato; 8. Golz; 9. Colagè; 10. Fignon. Fondriest ha battuto un Bugno non particolarmente brillante nello sprint

Luoghi citati: Cles, Stoccarda