Il calcio-champagne è indigesto al Torino

Il calcio-champagne è indigesto al Torino Bruno espulso, vince (4-3) una brillante Lucchese Il calcio-champagne è indigesto al Torino MASSA CARRARA DAL NOSTRO INVIATO Massimo Rastelli, 27 anni, gioca da tre anni come ala nella Lucchese. E' un tipo veloce che gli schemi di Orrico, tornato in patria, esaltano a dovere. Bruno e Sordo, invece, non hanno bisogno di presentazioni. Il primo ha la fama di «duro» e la rinverdisce facendosi espellere dopo 25' di gara lasciando così i compagni in dieci, che devono subire a lungo (4-3 alla fine per i toscani, dopo un parziale addirittura di 4-1). Il secondo unisce all'estro dell'ex granata ed amico Lentini la voglia di strafare, anche in fase difensiva. Ieri sera a Massa - tremila spettatori divisi equamente nel tifo - è successo che le rapide incursioni di Rastelli, in una Lucchese pimpante, corta e accorta nel suo collettivo impostato a zona, abbiano mandato all'aria i piani dei granata, intenzionati a completare la preparazione senza i contraccolpi psicologici che una sconfitta si trascina sempre appresso. La Lucchese si è trovata di fronte, invero, un Toro mascherato da Mondonico per le assenze iniziali di Scifo e Fortunato più Arnioni (colpito da un attacco febbrile), tutte comunque previste nell'ambito di una rotazione giustificata dall'impegno di domani a Brescia. Insomma, la Lucchese ha preso di petto il Toro e già al 10' Bruno ha atterrato al limite dell'area il centravanti Pistella. Rastelli, decentrato, era finito sino ad allora tra le grinfie di Aloisi. Mario Donatelli, 29 anni, ha trasformato la punizione con un tiro imparabile nel «sette» alla sinistra di Marchigiani. Rastelli, galvanizzato dal vantaggio, ha cominciato a prendere confidenza con la zona più calda del campo, andando a scontrarsi più spesso con Bruno, che aveva forse spaventato Pistella al punto da consigliargli di girare al largo scambiandosi i compiti con il compagno d'attacco. Così, al 20 Bruno è stato ammonito per un fallo plateale su Rastelli che, stavolta, non ha provocato danni alla difesa torinista dove Fusi era costretto ad affannosi recuperi, Sergio e Sordo agivano da esterni in supporto ai centrocampisti Venturin, Zago e Sinigaglia. In avanti, accanto ad Aguilera c'era Silenzi. Cinque minuti più tardi, altro intervento di Bruno su Rastelli che aveva ormai perso palla e seconda ammonizione, con conseguente espulsione, forse anche per una protesta nei confronti dell'arbitro Masulli. Con il Toro in dieci e con una difesa da reinventare, è entrato in scena Sordo. C'era da dare una mano a tamponare le falle che via via si aprivano davanti a Marchegiani. Sordo (37') ha vestito i panni di Bruno e atterrato Rastelli, stavolta in area. Rigore che il solito tiratore scelto Donatelli ha realizzato: 2-0. Tutto finito? Macché. Per fortuna Sordo si è ricordato di avere anche pie- di buoni e proprio allo scadere (45') ha siglato un eurogol, alla Lentini tanto per intenderci, infilando il «sette» alla destra di Quironi con un tiro a parabola scagliato da oltre venticinque metri e da posizione decentrata. Nella ripresa, Mondonico ha mandato in campo Poggi per Aguilera, Cois per Sinigaglia, Mussi per Sordo, Fortunato per Venturin e Scifo per Zago. Neppure il tempo di organizzarsi e il Toro è stato infilato altre due volte. Prima lo ha tramortito Paci (52') con un tiro dal limite, poi su errore di Marchegiani è stato Rastelli (54') a dargli il colpo del ko azzeccando di testa un pallonetto imprendibile. Non possiamo dimenticare che durante e dopo questi episodi Silenzi ha mancato clamorosamente lo specchio della porta. Ma attenzione. Non ha sbagliato Mussi (75') depositando in rete il pallone del 4-2 su assist di Sergio. Quindi è stato Poggi a ridurre ulteriormente le distanze ribattendo in gol una corta respinta del dodicesimo, Mancini, su tiro di Scifo. Franco Battolato Primato negativo per Pasquale Bruno che nella partita di Ieri sera con la Lucchese ha rimediato la prima espulsione dell'anno a causa di una doppia ammonizione

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