Sandokan si risposa, papà approva di Foto Slm
Sandokan si risposa, papà approva Kabir Bedi con la sua compagna dall'anziano genitore che insegna «Luce esoterica sulla sessualità» in Toscana Sandokan si risposa, papà approva La sua futura moglie Nikki è anche lei attrice LUCCA. Sandokan si sposa. O meglio, Kabir Bedi, l'attore indiano protagonista dello sceneggiato televisivo che 16 anni fa mandò in visibilio un'immensa platea con le avventure della «Tigre della Malesia» tratte dal celeberrimo libro di Emilio Salgari, a novembre convolerà a giuste seconde nozze con Nikki Moolgaoker. La neosposa è una giovane anglo-indiana che l'attore ha conosciuto a Bombay, durante le recite di «Otello». E il bel Kabir è venuto in questi giorni in Italia per far conoscere la sua nuova ((perla di Labuan» al padre Babà Bedi che vive e lavora in Garfagnana. Il padre di Kabir-Sandokan ha conquistato la sua ricca «Mompracem» senza l'aiuto dei famosi tigrotti tanto cari al figlio. A 83 anni infatti è titolare di un «Centro di filosofia Acquariana» (sede invernale a Milano, sede estiva in Garfagnana), che predica l'anatomia vibrazionale dell'Essere Umano» e la «Luce esoterica sulla sessualità». Un autentico santone insomma, con un seguito enorme di discepoli. Ed è qui nel paesino di Albiano nei pressi di Lucca, che Kabir Bedi e la sua ((perla Nikki» hanno riabbracciato il padre. E intorno ai tre per un momento si sono rinnovate le scene d'entusiasmo che 16 anni fa ricevette Kabir-Sandokan. Allora il suo successo fu davvero strepitoso. Al suo arrivo a Torino quando venne portato a visitare la casa di Emilio Salgari, l'intera città si fermò per un paio d'ore. Erano bambini affascinati dalla prestanza fisica di quel Sandokan che in tv saltava più in alto d'una tigre che volava sopra di lui per aggredirlo, e che poi insieme con i fedeli Kammamuri e Tremai Naik combatteva i cattivi a colpi di sciabola e kriss. Erano uomini che finalmente (per suo merito) erano riusciti a tornare bambini. Erano giovani donne (a centinaia), che si dispu¬ tavano la possibilità di toccargli «almeno la manica della giacca». E lui, alto, imponente, dagli occhi vellutati blu, una spanna più alto di tutti a mandare sorrisi gentili e un po' imbarazzati con l'aria di dire: «Non mi aspettavo tanto». Ai tempi dello sceneggiato, l'antagonista di Sandokan, nella parte del cattivo governatore inglese che non cessava mai di volerlo catturare, c'era l'attore italiano Adolfo Celi, oggi scomparso. Diceva: «E' divertente Kabir Bedi. Penso che lui creda davvero d'essere la Tigre della Malesia. Ci mette una tale foga in tutte quelle capriole, corse, battaglie. E' d'una bravura atletica eccezionale». Ricordiamo Kabir Bedi qualche anno dopo, ospite ad un Festival di Sanremo. Seduto solo solo nella hall d'un Grand Hotel. Sempre bello, imponente, elegante, ma nessuno quasi lo riconosceva più. Lo intervistammo. Che effetto le fa non venire più preso d'assalto? «Non ne potevo più. Il personaggio mi era venuto a noia. Adesso a distanza di tempo debbo dire però che da Sandokan ho avuto tanto: il successo, la notorietà. Ero un attore già molto noto in India ma per voi ero soltanto Sandokan. Adesso neanche quello». Parlò anche del padre e lo descrisse come un santone, un guru, un pranoterapeuta. Si capiva che lo ammirava molto. Kabir Bedi ha appena finito d'interpretare una «Storia della Bibbia» in cui incarna Abramo. A settembre sarà protagonista d'un nuovo film, «Ù libro della jungla». Ora non ha altri pensieri che il matrimonio. E non potrà che andar bene con la benedizione di Babà Bedi pronto ad accendergli (semmai ce ne fosse bisogno), «la luce esoterica della sessualità». [s.n.] Kabir Bedi, la futura moglie Nikki Moolgaoker e il padre Babà Bedi [foto SlM]
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