Corsica terrore sul molo

Corsica, terrore sul molo Corsica, terrore sul molo Turista milanese ammazzato da due in moto, ferito Vomico MILANO. Due ragazzi italiani sono stati aggrediti a colpi di pistola l'altra notte, mentre passeggiavano sul molo di Bonifacio, in Corsica; uno è morto, l'altro è rimasto ferito gravemente. A sparare sono stati due giovani a bordo di una motoretta, con la quale sono fuggiti. La vittima è Raffaele Condemi, di ventiquattro anni, residente a Milano in via Paolucci 14; lavorava come fattorino in un'agenzia di viaggi; il ferito si chiama Andrea Arzuffi, abita nella vicina via Lanfranco della Pila 57b, ha ventuno anni e fa il barista. Entrambi risultano incensurati; solamente Arzuffi risulta essere stato identificato, tempo fa, per una rissa in un locale notturno. Il rapporto della polizia di Bonifacio riferisce che, alle 0,20 della notte fra martedì e mercoledì, al molo, una motofetta si dirige velocemente e in modo deciso verso Condemi e Arzuffi, che stanno passeggiando e chiacchierando con altri 2 amici, anch'essi di Milano. Sul mezzo ci sono due giovani non mascherati, che insultano Condemi e Arzuffi. C'è un rapido, secco scambio di ingiurie, poi, mentre il ragazzo seduto davanti continua a guidare, quello dietro estrae una pistola calibro 9, la punta e spara. Colpito all'altezza del cuore, Condemi muore subito; Arzuffi viene raggiunto da 2 proiettili alla spalla sinistra, cerca di fuggire ma crolla dopo pochi metri. Tra le centinaia di persone che affollano il molo alla ricerca di un po' di fresco, è il panico. I poliziotti arrivano dopo pochi secondi, ma tutto si è svolto troppo rapidamente per trovare qualcuno in grado di testimoniare. Gli stessi amici degli aggrediti, dei quali si conoscono solamente i nomi, «Pippo» e «Ramon», sono sotto choc. Arzuffi, trasportato all'ospedale di Portovecchio, viene operato subito e dichiarato fuori pericolo. Nel pomeriggio di ieri si decide di trasferirlo a Marsi¬ glia. Oggi sarà eseguita l'autopsia di Condemi. Tra le molte ipotesi, gli inquirenti sembrano privilegiare quella di una ritorsione dopo un affronto, un litigio. In quest'ottica, sarà determinante conoscere cos'è accaduto nei giorni precedenti l'aggressione, i ricordi di Pippo e Ramon potrebbero essere molto utili. Sono stati loro ad avvertire le famiglie dei ragazzi. Ieri sera sono giunti in Corsica i Condemi, che erano in vacanza ad Amalfi. Il padre lavora come portabagagli, la madre fa le pulizie in un residence. Per un certo periodo hanno abitato anche in Germania, Raffaele era nato ad Augsburg. Di Andrea Arzuffi, a Milano c'era soltanto il fratello, che è subito partito per informare i genitori, in campagna e senza telefono. Insieme' giungeranno oggi a Marsiglia. Nel quartiere di Niguarda, le vie sono una sfilata di saracinesche chiuse per ferie. I Condemi abitano in un edificio che assomiglia più a una cascina fatiscente che a una casa di ringhiera. Sia Raffaele sia Andrea sono molto conosciuti, specialmente fra i coetanei, che non si spiegano come un tale fatto possa essere successo. Li descrivono come «ottimi ragazzi, gente come noi, come tutti; non riusciamo a immaginare perché qualcuno, in Corsica, possa essersela presa con loro. Forse una lite, ma né l'uno né l'altro erano tipi da molestare qualcuno». Per quanto riguarda la lite in discoteca, ribattono che «successe tanti anni fa, e poi chi non ha mai avuto una discussione in discoteca?». La speranza, qui, è che Pippo e Ramon tornino presto, per ascoltare i loro ricordi e cercare di ricostruire. Da un unico negozio con la saracinesca alzata per metà, spunta uno a ricordare la passione di molti di questi giovani, tra i quali Raffaele, per il rombo delle moto e per i capelli rasati. Ornella Rota