Appalti, scattano norme anti-disonesti

Appalti, scattano norme anti-disonestiAppalti, scattano norme anti-disonesti ROMA. Per tangentomani, mafiosi, faccendieri, funzionari e costruttori disonesti sarà più difficile lucrare su appalti e opere pubbliche. Il ministro dei Lavori Pubblici, Francesco Merloni, ha emanato a tempo di record una direttiva che si basa «sulla certezza dei costi e dei tempi delle opere pubbliche, una accurata progettazione, l'efficacia della spesa, la trasparenza degli atti e la correttezza amministrativa». Queste indicazioni, che si muovono nell'alveo delle normative attuali in attesa che una Commissione di esperti già designata elabori un nuovo testo di legge su tutta la materia delle opere pubbliche, hanno non solo l'obiettivo di moralizzare il settore ma anche quello di consentire il superamento di un momento difficile del mondo delle costruzioni; anche se - ha voluto precisare Merloni - «le previsioni Ance mi sembrano esagerate». A monte di questo processo risanatorio ci deve essere il ministero dei Lavbti'PobWiciy-che secondo Merloni deve diventare «il centro propulsore e di riferimento per il grandissimo numero di enti appaltanti, che in Italia sono oltre 10 mila contro le poche centinaia di Francia e altri Paesi Cee». Un ruolo centrale deve avere, secondo Merloni, la programmazione. Gli interventi debbono essere realizzati, salvo casi del tutto particolari, nell'arco di tre anni e riguardare l'intera opera o, se questo è impossibile, lotti funzionali. In ogni caso deve essere previsto il finanziamento per l'intera opera o per il lotto funzionale. Rispetto alle nuove edificazioni vanno privilegiate ristrutturazioni o restauro del patrimonio pubblico esistente. Importante sarà anche la fase della progettazione. I progetti esecutivi saranno completi e definiti in modo da evitare varianti in corso d'opera. Per progetti commissionari a soggetti esterni all'amministrazione è prevista la responsabilità, garantita da assicurazione, non inferiore al 20% dell'interno importo, per varianti dovute a errori o approssimazioni. L'affidamento dei lavori avverrà poi con procedure concorsuali bandite sulla base di progetti esecutivi. Il criterio dell'of¬ ferta economicamente più vantagiosa è consentito solo se è indispensabile l'apporto progettuale dei concorrenti e la relativa determinazione deve essere analiticamente motivata. All'elemento di valutazione attinente al prezzo va comunque attribuita una incidenza non inferiore al 60% del totale. Per il completamento di un'opera già in corso, l'aggiudicazione dei successivi lotti funzionali è disposta con le procedure comunitarie. Il ricorso alla trattativa privata è circoscritta ai casi, di mancanza documentata di una pluralità di offerenti o per eccezionale e dichiarata urgenza. Per i lavori di importo superiore ai 2 miliardi è richiesta comunque, per l'ammissibilità, l'autorizzazione ministeriale. [Agi]

Persone citate: Francesco Merloni

Luoghi citati: Francia, Italia, Roma