Artigiano orafo? No grazie

Artigiano orafo? No grazie Disinteresse per molti mestieri, sono a rischio anche gli acconciatori Artigiano orafo? No grazie E' impossibile rimpiazzare chi se ne va Gli artigiani si preparano al dopo-vacanze e lanciano segnali d'allarme: fatturato, investimenti, carnet di ordini, pagamenti, non c'è nulla di sicuro, si naviga «a vista». Il presidente della Confartigianato Piemonte, Giuseppe Scaletti, denuncia una situazione anomala: «Non si trova manodopera, né generica né specializzata». Mostra i dati freschi freschi dell'indagine congiunturale tra le imprese associate e spiega: «I disoccupati in regione si aggirano sull'I 1 per cento, eppure nei settori in cui il mercato tiene oppure se le aziende hanno bisogno di rimpiazzare chi va in pensione, la ricerca di addetti si rivela spesso un'inutile fatica». Gli artigiani che cercano invano personale «finito», sono passati dal 23 al 29 per cento rispetto allo scorso sondaggio. «Sono perfino in aumento - dice Scaletti - dal 10 al 20 per cento, gli intervistati che denunciano la difficoltà di reperire i "generici"». Se si stilasse una classifica dei mestieri che rischiano di morire per mancanza di interesse da parte dei giovani o, anche, per carenza di corsi di formazione professionale, si troverebbero in vetta le oreficerie: pare che nessuno (il dato è statistico) riesca a trovare sostituti, Seguono, con il 33 per cento, panificatori e tessili. Ma altre categorie sono «a rischio»: per esempio acconciatori e officine riparazioni auto marciano di pari passo con una difficoltà che coinvolge il 30 per cento delle aziende. Anche queste professioni sembrano destinate a un futuro incerto, poiché il 20 per cento dei parrucchieri e il 10 di meccanici non riescono a colmare i vuoti d'organico neppure con gli apprendisti. Trovano ancora arduo rimpiazzare i propri dipendenti metalmeccanici (29 per cento), impiantisti (23), edili (25), imprese del legno (22), e ancora abbigliamento (15), autotrasporto merci e alimentari (13). «I dati positivi del nostro comparto - prosegue Scaletti sono scarsi, si riferiscono agli alimentari e a pochi altri». I due terzi degli imprenditori di questo settore prevedono un aumento della produzione e il 50 per cento amplierà il numero di clienti. Edilizia e autotrasporto denunciano un'inversione di tendenza, adesso ottimisti e pessimisti si equivalgono, anzi, nell'edilizia il saldo è leggermente positivo. Contir nua la flessione (pare inarrestabile) nelle aziende metalmeccaniche. Conclude il segretario della Confartigiananto Silvano Berna: «Il settore non ha fiducia e non investe». Cario Novara 100- 60- 404- CERCA MANODOPERA SENZA TROVARLA? ■ si' _ no, la reperisco Eg no, non ha bisogno . facilmente DATI IN PERCENTUALE 0 filli 1714 AmflNHI&TIIRA LEGNO RIP AUTO TINTI I EDILIZIA ACCONCIATURA l LEGNO RI P. AUTO TINTORIE ORAFI PANIFICATORI METALMECCANICA AUTOTRASPORTO IMPIANTISTICA ABBIGLIAMENTO ALIMENTARI TESSILI

Persone citate: Giuseppe Scaletti, Scaletti, Silvano Berna

Luoghi citati: Novara