Il mare? L'ho visto col binocolo

Il mare? L'ho visto col binocolo Arrivano al «Movimento consumatori», e ai carabinieri, le denunce delle prime truffe delle vacanze Il mare? L'ho visto col binocolo La «casetta» dell'annuncio era sul delta del Po L'annuncio era allettante: «Porto Levante Adriatico. Affittasi casa 6 posti, 2 garage, barca a disposizione, piscina-, 2 terrazze, 1 milione e mezzo». Ma Vincenzo Murgolo di Moncalieri (con moglie, figlio e genitori), è tornato a casa perché il mare non c'era, i negozi neppure, il villaggio era vuoto. Tutt'attorno abbondavano, invece, le paludi e le zanzare del delta del Po. Per raggiungere la spiaggia bisognava sorbirsi ogni volta venti minuti di navigazione. La famiglia di Moncalieri è tra le avanguardie dei vacanzieri truffati che si rivolgono al «Movimento consumatori» di piazza della Repubblica 6 bis con le più vibranti e curiose lamentele. Racconta Vincenzo Murgolo: «Siamo partiti il 3 agosto, pregustando una bella vacanza. La sera del 4 eravamo già tornati a casa. Il mare l'ho visto perché avevo il binocolo; la barca serviva per attraversa¬ re le paludi ed i canneti; il negozio più vicino era a 30 chilometri. Nel villaggio (100 appartamenti) abbiamo trovato soltanto 10 famiglie, disperate per il bidone ricevuto. Però c'era la piscina». Murgolo è tornato dal proprietario della villetta, un commerciante di Trofarello, per chiedere la restituzione del suo denaro: un milione e 800 mila lire. «Mi ha risposto: "Nemmeno per sogno". Perciò ho telefonato al Movimento consumatori». Ora farà denuncia ai carabinieri: «Era un patto fra persone per bene, ma quello mi ha bidonato». E la pattuglia delle avanguardie già s'ingrossa. C'è la signora torinese che a Bardonecchia ha affittato un «appartamento» sulla parola (2 milioni e mezzo, nessuna ricevuta), per ritrovarsi in un soffocante bugigattolo. Quasi analogo il caso del pensionato che cercava un confortevole alloggio a Ceriale: in casa non c'erano piatti, né bicchieri o posate, e l'edificio era un forno. «Spesso c'è ingenuità - commenta Giuseppe Contestabile, presidente regionale del Movimento consumatori -. Occorre sempre verificare prima di pagare acconti. E' necessario esigere un contratto firmato, per reciproca garanzia». Tra le prime denunce arrivate al Movimento, molti i casi di evasione fiscale: c'è il meccanico o l'artigiano che maggiora abusivamente la fattura quando il cliente la richiede, aggiungendo una seconda volta l'Iva. Oppure chi rifiuta con ostinazione la ricevuta. Che fare? Ecco il sistema: «Richiederla con raccomandata inviata in copia alla Guardia di Finanza». Il documento arriva in 48 ore, con tante scuse. Giuliano Delfini Giuseppe Contestabile, presidente regionale del Movimento consumatori

Persone citate: Giuliano Delfini, Giuseppe Contestabile, Murgolo, Vincenzo Murgolo

Luoghi citati: Bardonecchia, Ceriale, Moncalieri, Trofarello