Magic sicuro «Son pronto per giocare»

Magic sicuro «Son pronto per giocare» Ieri l'annuncio Magic sicuro «Son pronto per giocare» LOS ANGELES. «La decisione non è dei medici. Io sto benissimo, mi sento molto forte, sono pronto al ritorno». Magic Johnson è appena tornato a Los Angeles. E lunedì sera, intervistato all'Arsenio Hall Show, non si è limitato a mostrare con orgoglio e commozione la medaglia d'oro vinta a Barcellona. Ha fatto intendere sempre più chiaramente che la finale contro la Croazia non è stata la sua ultima partita, che in ottobre, alla ripresa del campionato Nba, sarà in campo anche lui con la maglia dei Lakers. «Tutto quello che devo discutere con il mio dottore è se farò 60, 70 o 80 partite. Non se devo tornare. Quella è una decisione tutta mia. Devo decidere se voglio tornare nei campi di gioco per un altro anno o due o se voglio restare un uomo di affari e starmene in famiglia». In novembre, quando Magic annunciò che un test per l'Aids aveva dato esito positivo, sua moglie era stata categorica nel sostenere che doveva cessare rattività;^agonistica. Del resto, il responso del medico curante, il dottor Ho, era stato lo stesso. Ma adesso, mentre il numero dei suoi globuli bianchi è salito, Magic dice di sentirsi benissimo. Tanto che anche sua moglie sembra aver cambiato opinione. «Dopo il primo momento, entrambi abbiamo imparato più cose sull'Aids. Abbiamo visto che le cose sono diverse, che la vita va avanti, che si può vivere a lungo, abbracciarsi, baciarsi Magic fa una pausa e con timidezza aggiunge -, abbiamo visto che con le debite precauzioni è possibile anche fare l'amore». Magic ha dunque confermato che il suo ritorno è estremamente probabile. E ha anche avuto parole di rassicurazione per i fans dei Lakers: se ci sarà un ritorno, sarà a Los Angeles: «Non potrei giocare altrove. Sono stato con i Lakers dodici anni e in nessun modo voglio lasciarli. E voglio vincere un altro campionato, non giocare per perdere». Sul piano fisico, Barcellona non è stata un vero test. I 20' giocati in media nelle otto partite olimpiche non possono venire paragonati con i ritmi e l'impegno richiesti dall'Nba. Ma Magic, galvanizzato dall'accoglienza riservatagli alle Olimpiadi e dalla medaglia d'oro («E' stata la sensazione più grande che ho mai provato»), sembra ormai vicino al pieno ritorno. Forse, invece di 82 partite, ne farà un po' meno. Forse eviterà quelle giocate in serate consecutive o alcune trasferte. Nel frattempo la campagna educativa per l'Aids continua. Il 15 settembre Magic presenta un suo video con alcune star (Paula Abdul, Tom Cruise, Luke Perry) che verrà distribuito in scuole e comunità, il 19 sarà in campo in una partita che serve a raccogliere fondi per il «United Negro College». Doveva essere «l'ultima» partita dopo l'ultima finale olimpica. Ma adesso pare che di ultime partite ce ne saranno ancora tante. Lorenzo Sona Dopo il successo dei calciatori iberici sui suoi connazionali nella finale dei Giochi, un tifoso polacco, adirato, ha scagliato dalla finestra della sua casa di Katowice il televisore su un'auto spagnola. Un'altra dimostrazione che Olimpiade e televisione sono sempre più le gate a filo doppio.

Persone citate: Arsenio Hall, Lorenzo Sona, Luke Perry, Magic Johnson, Paula Abdul, Tom Cruise

Luoghi citati: Barcellona, Croazia, Katowice, Los Angeles