«Matarrese è incapace e verso di me amorale»

«Matarrese è incapace e verso di me amorale» ESPLODONO ALTRE DUE POLEMICHE Agnolin attacca dopo l'esonero da designatore «Matarrese è incapace e verso di me amorale» BASSANO. «Si elargiscono gratifiche a chi rispetta un comportamento fedele e ossequioso nei confronti del padrone... La ricerca di dipendenti da privilegiare avviene secondo criteri disciplinari intendendo per disciplina motivi di ordine puramente formale: il grado di effusione con cui si saluta il direttore o chi per esso, l'obbedienza pronta, cieca e assoluta nei confronti delle disposizioni piovute dall'alto. In certi casi è opportuno risolvere situazioni difficili con mezzucci o compromessi». Con queste frasi, tratte dal libro di Beppe Viola «Vita da Rai», Luigi Agnolin, a pochi giorni dal suo esonero da designatore degli arbitri di C, ha cercato di spiegare i suoi rapporti con Matarrese e i motivi per i quali è stato esonerato (con il suo staff composto da Paparesta, Coppetelli, Vitali e Novi) a due anni dalla nomina. Agnolin ha anche precisato che «la mancata riconferma è stata decisa da Matarrese, i perché non mi sono stati spiegati. Al telefono il nuovo presidente dell'Aia Lombardo mi ha parlato solo di avvicendamento, senza far seguire una lettera di spiegazioni. Sono amareggiato e preoccupato per il futuro della Figc. Per questo adesso il mio obiettivo è Matarrese. Ma lo scontro non deve essere inutile, bensì arrecare motivi di crescita per l'ambiente arbitrale: per avere buoni arbitri ci vuole libertà». • Per spiegare meglio i suoi rapporti con U Palazzo Agnolin ha aggiunto che «non è facile collaborare con gente che pur avendo compreso nel modo giusto la vahdità del lavoro eseguito lo ignora e assume un atteggiamento irrazionale, prendendo decisioni tese a mutare il comportamento altrui, vezzeggiando prima e cercando di spegnere, poi, con l'arroganza del potere. E adesso mi chiedo se Matarrese, che non ho ancora capito se usa il palazzo per motivi personali o è un incapace, aveva un motivo valido per bocciare il lavoro di tutta la commissione. Se "c'è un motivo, e non è quello dell'avvicendamento perché sarebbe una cosa demenziale, deve essere comprensibile non solo a noi, ma a tutta la commissione, a tutta l'associazione arbitri e a tutta l'opinione pubblica». E Agnolin ha concluso ponendosi due interrogativi: «Il primo è benevolo, che cioè il presidente della Figc sia stato incapace di realizzare i programmi dichiarati; l'altro che abbia obiettivi celati e in contrasto con quelli dichiarati e che quelli personali condizionino il suo atteggiamento più di quelli istituzionali. Resta comunque il fatto che Matarrese ha iniziato il suo quadriennio con uno degli atti più offensivi e amorali che potesse pensare. Lui è molto bravo a creare disservizi con il suo attivismo improduttivo». Per giustificare quest'ultima frase Agnolin ha ricordato la questione del professionismo arbitrale promessa e poi smentita da Matarrese: «Io non ero d'accordo con questa scelta. Mi hanno chiesto di fare parte dell'apposita commissione di studio presieduta da Petrucci che più volte ha ribadito il concetto di professionismo totale degli arbitri. Ora si sostengono posizioni diverse. Ma la gestione Matarrese è così in tutti i settori». Al termine, dopo aver ricordato di aver intuito il possibile esonero quando a luglio non era stato inserito nella commissione arbitri Uefa, dove è finito Casarin, ha precisato di essersi dimesso proprio ieri dall'Aia, cui era iscritto da 30 anni, per essere più libero e per continuare a lottare per i suoi colleghi. Nino Sorniani Agnolin si è anche dimesso dall'Aia