Annegano per salvare una capra

Annegano per salvare una capra Due bambini Annegano per salvare una capra MATERA. Due fratelli - Salvatore, di 15 anni, e Patrizio Leila, di dieci, di Santeramo in Colle (Bari) - sono annegati ieri in un pozzo alla periferia di Matera, nel quale sono scivolati per tentare di salvare una capretta. La disgrazia è avvenuta in contrada Masseria Ferri. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e squadre dei vigili del fuoco che sono scesi nel pozzo, profondo circa quattro metri, per recuperare i due cadaveri. I vigili del fuoco hanno trovato i due fratelli abbracciati in fondo al pozzo, nel quale - al momento della disgrazia - l'acqua era profonda circa due metri. Per completare le operazioni di recupero, i vigili hanno completamente prosciugato il pozzo. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, i due fratelli erano andati in campagna per portare al pascolo il gregge di pecore e capre del padre, Vito Leila, di quarantatre anni, che abita nelle campagne di Santeramo in Colle. Giunti nella zona di Masseria Ferri, una capretta è caduta in un pozzo che era coperto con un telone di plastica che, fermato con alcune assi di legno e blocchetti di tufo, ha ceduto sotto il peso dell'animale. I due fratelli hanno tentato di salvare la capretta ma il più piccolo - secondo la ricostruzione degli investigatori - è scivolato in acqua. A quel punto, Salvatore Leila ha cercato di salvare il fratellino ma è caduto anche lui nel pozzo. Le ricerche dei due ragazzi sono cominciate nel pomeriggio, quando il padre, preoccupato per il ritardo dei figli, ha avvisato i carabinieri che hanno fatto battute e ricerche nelle campagne di Matera e Santeramo in Colle. Dopo aver trovato il gregge, rimasto, incustodito, i militari hanno scoperto il pozzo nel quale hanno visto galleggiare la capretta morta e hanno poi trovato i cadaveri dei due fratelli. I due corpi sono stati portati in serata nel cimitero di Matera. In serata, i carabinieri hanno posto sotto sequestro l'area del pozzo - che è di proprietà di Francesco Nuzzolese, di 38 anni, di Laterza (Taranto) - dove sono stati fatti rilievi e accertamenti tecnici e fotografici. Salvatore e Patrizio Leila vivevano con la famiglia - il padre Vito, che fa l'agricoltore, la madre che è casalinga, e altri due fratelli - in contrada Alessandrello, a circa tre chilometri da Santeramo in Colle. Da quanto si è saputo, entrambi frequentavano la scuola e, durante l'estate e nel tempo libero da impegni scolastici, aiutavano il padre nei lavori in campagna o nella cura del gregge. La famiglia - da quanto si è appreso - conduceva una vita tranquilla ed è conosciuta in paese per essere in discrete condizioni economiche. [Ansa]

Persone citate: Alessandrello, Nuzzolese, Patrizio Leila, Salvatore Leila, Vito Leila

Luoghi citati: Bari, Matera, Santeramo In Colle, Taranto