«Due anni per guarire l'Italia»

«Due anni per guarire l'Italia» TRA FAMIGLIA E PARLAMENTO «La gente dovrà fare ancora sacrifìci, la strada imboccata da Amato è quella giusta» «Due anni per guarire l'Italia» Agnelli: ma il governo sta lavorando bene VILLAR PEROSA DAL NOSTRO INVIATO L'elicottero bianco è pronto da mezz'ora sul piazzale di villa Agnelli. Quando l'Avvocato entra nel cortile al volante della sua Thema grigia, accompagnato solo da due guardie del corpo, le pale ruotano già. Sono le 18,30, e il presidente della Fiat ha appena finito di assistere a Juventus A-Juventus B, l'appuntamento a metà fra lo sportivo e il mondano che apre ufficialmente la stagione calcistica bianconera. Ha stretto tante mani e firmato molti autografi uscendo dallo stadio. Dopo il decollo, il comandante punta a Nord-Ovest: la Francia, Parigi. Giovanni Agnelli, infatti, passerà la notte ài capezzale della figlia Margherita, ustionata nell'incendio della dacia russa doye trascórreva le vacanze. E resterà con lei e la moglie Marella per qualche giorno ancora. Era stato proprio l'Avvocato, un'ora e mezzo prima, a stemperare la preoccupazione che gli avevano creato intorno dopo l'incidente della figlia («come sta?» è stata la sola domanda che i tifosi gli hanno rivolto). Polo blu e jeans addosso, il presidente della Fiat era arrivato nel piccolo impianto sportivo di Villar Perosa un quarto d'ora prima dell'inizio della partitella. Ha saltato i saluti a giocatori e tecnici, quest'anno aveva fretta. Avvocato, come sta Margherita? Sta bene, grazie. Ora sta meglio. Stasera la raggiungerò nell'ospedale di Parigi dov'è ricoverata. In questo momento è assistita anche da mia moglie. E' preoccupato per sua figlia? Ora non più. I medici dicono che fra tre-quattro settimane al massimo sarà dimessa e potrà tornare a casa per la convalescenza. Vi ha raccontato dell'incidente? Sì, anche st nella stanzetta asettica dov'è ricoverata non si può restare a lungo. Mi fa tanta pena vederla così, anche se ci conforta sapere che non è in pericolo. Ma Margherita sta sopportando un dolore fisico molto forte. E questo si vede. Quando ha saputo quel che era successo? Mi hanno telefonato dalla Russia venerdì, alle 3 di riotte. Cinque ore dopo lei e mio genero hanno raggiunto con un pulmi- J no Mosca, e alle 13 Margherita è entrata all'ospedale di Parigi, uno dei centri meglio attrezzati per questo genere di incidenti. Secondo il racconto di suo genero, lui e Margherita hanno avuto molto coraggio. La tragedia poteva avere proporzioni più gravi. Beh, uno il coraggio o ce l'ha, oppure non può inventarselo quando si trova in certe situazioni. Ha mai temuto per la vita di Margherita? Dopo il ricovero no. E' stata una notte drammatica, però poi abbiamo saputo che sarebbe guarita, nonostante il grande fastidio che ha per la bruciatura a una mano. E ci siamo tranquillizzati. Tanto che, sabato sera, ho chiesto di poter avere la cassetta con la partita che la Juventus ha vinto a Monaco contro il Bayern. E i gol di Moeller e Di Canio l'hanno rincuorata... Sì, ma non solo quelli. E' stata una bella soddisfazione battere i tedeschi, che sulle maglie hanno la scritta «Opel»... Avvocato, le reazioni all'accordo sul costo del lavoro fra sindacato e governo continuano a riempire le pagine dei giornali... Quello è un accordo eccellente. Le organizzazioni sindacali si sono comportate con molto senso di responsabilità, e mi è dispiaciuto vedere questo contrasto fra partito democratico della sinistra e sindacato. Pensavo che fosse un'occasione per partecipare, tutti insieme, alla soluzione dei problemi del nostro Paese. Come ha valutato le dimissioni di Trentin dalla prima poltrona della Cgil? Sono fatti interni loro, ma mi pare strano che uno prima firma e poi si dimette. Io sono convinto che Trentin abbia fatto bene a sottoscrivere quel patto. Certo poi ha avuto la delusione dal partito. In quel caso il sindacato è stato più responsabile del partito. Lei pensa che il prossimo sarà un autunno caldo? Caldo è una parola che ha molti significati. No, io invece credo che ci saranno delle tensioni, delle difficoltà, insomma sarà una stagione difficile, e bisognerà vedere come sarà possibile uscire da questa crisi, intendo dire in quanto tempo e con quali costi sociali. Ma sulla necessità di fare sacrifici, e molti, mi pare che non ci siano dubbi: dal ricorso alla cassa integrazione alle modifiche dell'orario di lavoro ad altro ancora. Si parla molto del bisogno di maggior equità fiscale, è un obbiettivo raggiungibi¬ le? I primi passi mossi dal governo in questo senso sono nella direzione giusta. E mi pare che anche la risposta della società sia stata eccellente. La Fiat è interessata in qualche modo a giocare la sua partita nell'ambito delle privatizzazioni avviate dal governo? No, noi abbiamo i problemi di casa nostra da risolvere, figurarsi se pensiamo di comprare le aziende degli altri. La nostra attenzione è ora tutta indirizzata nella ricerca di forme di autofinanziamento dei programmi di sviluppo, che sono molto impegnativi. Si dice che con le privatizzazioni sia iniziato il funerale del partitismo. Condivide il giudizio, o è troppo ottimistico pensarlo? Sì, i partiti stanno uscendo da aziende ed enti, ma mai abbastanza. La strada è giusta, va seguita con severità e costanza. Oggi la Borsa ha perso altri tre punti... E' un indice. Che la Borsa italiana scenda, comunque, mi sembra logico. Ma è un segnale, nulla di più. Se lei dovesse convincere un amico industriale di un Paese europeo ad investire i suoi capitali in Italia, cosa gli racconterebbe? Gli direi che nel nostro Paese ci sono buone opportunità a medio termine. In quali settori? Per esempio nei servizi, ma anche nell'industria: meccanica, chimica e tessile in particolare. Però capisco che, per il momento, molti non si fidino di noi, preferiscano stare alla finestra, guardare cosa accadrà, e poi decidere. Non si fidano degli italiani, della nostra classe politica, del governo o di chi altro? Il Paese sta rispondendo bene. Gli italiani debbono capire che dovranno abbassare il tenore di vita, sopportare ancora altri sacrifici per quanto riguarda l'occupazione, essere più disciplinati e rigorosi nei confronti del fisco. La classe politica è quella che è. E non possiamo pretendere di cambiarla in due minuti. Ci vuole una maturazione, e questo richiede tempo. E non poco. Del governo bisogna avere maggior fiducia. Ma quanto tempo ci vorrà per mostrare all'Europa e a noi stessi i primi risultati? Credo non meno di due anni. All'estero sono preoccupati perché non pensavano che la nostra situazione fosse così grave. E forse non hanno tutti i torti. No, però i nostri partners ci conoscono bene, e sanno che l'Italia è molto abile ad uscire da crisi come questa. Ci hanno visti alla prova nelle altre occasioni, e in quest'ottica la nostra possibilità di ripresa è più credibile. Merito anche del governo guidato da Giuliano Amato, comunque, che ha fatto presto e bene quello che poteva fare. Per esempio ha avuto la fiducia del Parlamento con estrema rapidità. Però il sistema dei partiti resta in crisi. E non sempre chi ha intenzione di cambiarlo trova alleati. E' vero, i tre grandi partiti italiani sono in forte difficoltà. Ma questo è anche lo specchio dell'Italia in cui viviamo. L'Italia che tifa per il giudice Di Pietro. Una tendenza che qualcuno vede come un pericolo. No, non è un pericolo questo. Anzi, direi che la questione morale è la più importante in assoluto fra quelle che abbiamo davanti. Un'ultima domanda, a metà fra l'industria e lo sport: il Destriero ha vinto alla grande il Nastro Azzurro nella traversata atlantica. Come ha vissuto questa impresa? Forse non tutti l'hanno capito, ma questo è un record importantissimo ed è stato difficilissimo conquistarlo, sia come organizzazione che come equipaggio. Cesare Fiorio, per questo, è stato molto abile. Credo che terremo il record per molti anni, e di questo dobbiamo essere soddisfatti tutti. Flavio Corazza «Il Paese ha dato risposte eccellenti Ma la classe politica non cambia in fretta I partiti in crisi sono lo specchio di questa società La questione morale resta fondamentale Cgil responsabile pds deludente» «Non ci aspetta un autunno caldo però all'orizzonte vedo nuove tensioni e difficoltà» «Abbiamo saputo riprenderci in altre occasioni, l'Europa tornerà a investire su di noi» L'avvocato Giovanni Agnelli ieri a Villar Perosa: il presidente della Fiat ha assistito alla tradizionale sfida Juventus AJuventus B A sinistra il presidente del Consiglio Giuliano Amato, qui sotto il ministro Goria, a destra il giudice Di Pietro Margherita Agnelli, è ricoverata in un ospedale di Parigi da venerdì. Sotto Forlani, segretario della de