Impressioni d'America di D. Q.

Impressioni d'America Impressioni d'America E 5 un grande «risiko» continentale con cinquanta battaglie da vincere per arrivare, a novembre, alla casella finale, la Casa Bianca. Mentre Clinton e Bush, duellanti un po' opachi di un'America incerta ed inquieta, stanno giocando questa partita, esce un libro di viaggi che sembra fatto apposta per tentare una minuziosa ricognizione sul «campo di battaglia». Ritratti americani di Salvatore Tropea (Edt, pp. 274, L. 28.000) propone un percorso a tappe, Stato per Stato, nelle cinquanta Americhe, alla ricerca dei contorni complessivi di un Paese falsamente trasparente, che svelandosi in modo plateale spesso riesce a non dire nulla di sé. Eccoli tutti i palcoscenici del sogno americano: la California e New York, la cintura della Bibbia e il Texas dei petrolieri. Ma ci sono anche le retrovie, gli angoli bui, i piccoli Stati lontani dai fragori della storia. C'è perfino Portorico che di questo sogno è an¬ cora una indefinita periferia amiriinTstrativa. In America, recita una battuta, «si va a piedi o in tram», nel senso che è proprio lei a venirci incontro nelle sale dei cinema. Per questo è inutile sfuggire ai lacci delle immagini, vere e finte, che il viaggiatore si porta dietro quando sbarca davvero nel Nuovo Mondo. L'unica strada per raccontare, forse, è quella di mescolare impressione ed aneddoto con le citazioni della storia. Un esempio: il capitolo dedicato all'Arkansas, piccola scheggia del profondo Sud, il terzomondo degli Stati Uniti, dove la gente non «speak English» ma, spiega con orgoglio, «speak Arkansas». Salvatore Tropea trae dal passato un episodio del '57, quando un governatore testardo decise di vietare ai bambini di colore di frequentare le scuole normali. Sono passati poco più di 30 anni, il suo successore di nome Clinton vuole conquistare Washington anche con il voto dei neri. [d. q.]

Persone citate: Bush, Clinton, Salvatore Tropea

Luoghi citati: America, Arkansas, California, New York, Stati Uniti, Texas, Washington