Portofino senza elicotteri Il Monte vale più dei vip di Leopoldo Pirelli

Portofino senza elicotteri Il Monte vale più dei vip Legge regionale vieta di atterrare nelle ville, lo spostamento d'aria danneggia il bosco Portofino senza elicotteri Il Monte vale più dei vip GENOVA NOSTRO SERVIZIO Il cielo di Portofino sarà vietato agli elicotteri dei vip che scendono dall'alto nelle loro splendide ville per evitare il traffico dell'Aurelia e la curiosità della gente: è una proposta della Regione Liguria che vuole salvaguardare la flora e la fauna del celebre e bellissimo promontorio. In Regione il progetto antielicotteri ha già avuto l'approvazione della de, del pds, dei verdi e degli indipendenti: la difesa dello spazio aereo del promontorio passa attraverso le alleanze di un nuovo partito trasversale. E i super-ricchi o i politici dovranno rassegnarsi ad arrivare nella celebre piazzetta a bordo dei panfili. Non più elicotteri perché Portofino è una riserva naturale di valore inestimabile, un paradiso dove la macchia mediterranea può svilupparsi nel modo migliore. E le pale degli elicotteri, se si avvicinano troppo alle cime degli alberi, possono danneggiarli per le masse d'aria che spingono in basso. Ancora più gravi le possibili conseguenze sulla fauna: la nidificazione, ad esempio, può essere interrotta se mamma uccello si spaventa per il rumore degli elicotteri e non torna più al nido a covare o a sfamare i piccoli. Certo, il motore dei velivoli può dare fastidio anche al vip che, seduto ai tavoli di gualche bar della piazzetta, sorseggia soddisfatto il suo cocktail. Ma non protesterà, dato che verrà anche il suo turno di utilizzare l'elicottero - suo o di amici - per scendere a casa. Se questa comodità sarà proibita, Portofino potrà risentirne? E' molto improbabile. E comunque la Regione tirerà dritto per questa strada anche perché ha l'assenso pieno del Comune di Portofino. Erano stati gli stessi amministratori locali a sollecitare una legge di questo tipo. L'avevano fatto la primavera scorsa con un documento unanime, sperando che a Genova la Regione rispondesse positivamente. Così è stato: 25 consiglieri su 40 hanno firmato la proposta. Una maggioranza che non dovrebbe trovare ostacoli nel successivo iter legislativo. Il gotha eterogeneo di chi dovrà abbandonare un mezzo così comodo come l'elicottero è composto da nomi di spicco. Il segretario del psi Craxi, ad esempio, è ospite abituale della villa di Marida Recchi. L'elenco dei proprietari di ville, castelli o semplici appartamenti che si affacciano sulla piazzetta del borgo si allunga poi con i Savinelli, i Pirelli, i Cameli, i Falk. E poi: Carlo Camerana, Maria Pia Fanfani, Orazio Bagnasco, Pupi Solari, Roberto D'Alessandro. Quest'estate sono arrivati anche Sylvester Stallone, Rod Stewart, Stavros Niarchos e la signora Quayle, la moglie del vicepresidente degli Stati Uniti. Un tempo, i personaggi importanti arrivavano con il treno fino a Santa Margherita. Tilin, memoria storica del borgo, fu il primo a prendere la patente per andare in macchina fino alla stazione di «Santa» a prelevare i turisti. Ama ripetere: «Un tempo c'erano i signori, oggi ci sono i ricchi». Una sentenza inappellabile per chi passeggia nelle strette viuzze del borgo marinaro e si sdraia sulle prue dei motoscafi a prendere il sole. Qualcuno potrà pensare che la proposta di legge per tenere lontano gli elicotteri pecchi un po' di demagogia, quando non si fa quasi niente per proteggere flora e fauna di tutto l'arco dell'Appennino Ligure né le montagne, martoriate dagli incendi che ogni estate riducono l'area boschiva. Ma è già un piccolo passo, che potrebbe aprire la strada a una migliore coscienza «naturalistica» dei nostri politici così restii, quando non c'è un interesse diretto, anche di voti, a prendere in considerazione la salvaguardia del pino marittimo o degli ultimi rapaci. Come scrivono i firmatari della proposta di legge «l'iniziativa ha il duplice obiettivo di tutelare l'integrità della biogenesi animale e quella ambientale, consentendo una fruizione del territorio da parte di naturalisti ed escursionisti». Queste parole riguarderanno anche le altre aree protette della Liguria? E' sperabile di sì, perché il turismo della regione è da sempre fermo alla costa. L'Appennino è stato lasciato a se stesso. Molto hanno fatto le associazioni di volontari per cercare di salvare il salvabile. Adesso i consiglieri regionali Alessandro Andreotti e Giunio Luzzato (Indipendenti per la Costituzione), i de Giancarlo Mori e Domenico Barci, il pidiessino Mario Margini, Bruno Marengo, ex vicesindaco comunista di Savona e il verde Romolo Benvenuto che hanno messo le loro firme sotto il progetto di legge, potrebbero iniziare qualche nuova crociata, meno spettacolare, ma più incisiva per la tutela della montagna ligure. Attilio Lugli Anche Craxi e Maria Pia Fanfani penalizzati Una veduta del porticciolo di Portofino con la celebre piazzetta, sempre meta ambitissima del turismo elegante e snob. Tra i super ricchi che qui hanno casa, con annesso spiazzo per l'elicottero, anche gli industriali Giorgio Falck e Leopoldo Pirelli (a sinistra)