Niente Francia meglio la valle Orco

Niente Francia, meglio la valle Orco Monastero di Lanzo prepara il collegamento con Locarla: «Basta con i progetti faraonici» Niente Francia, meglio la valle Orco La strada supererà il Colle della Gavietta Manca un tratto sul versante canavesano Le Valli di Lanzo saranno collegate con la Valle Orco. Accantonati i progetti faraonici di tunnel per unire Forno Alpi Graie con la Francia, o di prolungare la Torino-Ceres in Val d'Aosta, sta per realizzarsi un sogno accarezzato per 15 anni dalla giunta di Monastero di Lanzo: collegare Monastero e Locarla, con una strada che superi i 2098 metri del Colle della Gavietta. Spendendo 300 milioni ricavati col contagocce dal bilancio comunale, la strada dal versante di Monastero è arrivata a 550 metri dal confine con il Comune di Locana: dalla frazione Cbiaves, sale costeggiando il Lago di Monastero fino all'Alpe di Coassolo, a 2032 metri di quota. Di qui, in territorio di Cantoira, proseguirà fino al Lago di Prato Fiorito, sul Colle della Gavietta. Il Comune di Locana dovrà continuare i lavori fino a raggiungere la strada della Cialma. «Riprenderemo i lavori a settembre - dice il sindaco, Piero Machetta - con l'ultimo tratto raggiungeremo Locana entro la primavera del '93». Per terminare la strada, che avrà una pendenza media del 2,2 per cento e sarà larga 3 metri, si costituirà un consorzio tra il Comune di Monastero, quello di Coassolo proprietario di alcuni alpeggi lungo il tracciato, e i margari che hanno baite sul Lago del Prato Fiorito. «La strada dice Machetta - servirà innanzitutto a collegare gli alpeggi. In passato c'erano molti scambi commerciali con Locana, con cui siamo stati sempre collegati da un sentiero. I pastori lo percorrevano a dorso di mulo e scendevano a vendere i loro prodotti in Valle Orco». I primi 13 chilometri di strada costruita sul versante delle Valli di Lanzo hanno favorito la ristrutturazione degli alpeggi di località Menulla, del Lago di Monastero e dell'Alpe di Coassolo. «Il fondo sarà costituito da una massicciata ricoperto da 30 centimetri di pietrisco - dice ancora Machetta -. In un primo tempo, dunque, sarà un collegamento a scopo agricolo e turistico: unisce due laghi di incomparabile bellezza, e ricchi di pesce. Costituirà un formidabile percorso di trekking, disseminato di panchine e tavoli per il pic-nic, transitabile a bassa velocità dalle auto». II sindaco chiederà successivamente il via libera per asfaltare il percorso: «A quel punto - dice Machetta - la Valle di Lanzo avrà un collegamento viario con il Gran Paradiso paragonabile alla strada che valica il Lys e unisce la Valle di Susa con quella di Viù». Dal versante di Locana devono essere costruiti altri 7 chilometri di carrozzabile. Dice l'assessore Piero Tornasi Cont: «L'unico ostacolo per collegarci con le Valli di Lanzo è costituito dai fondi: il nostro bilancio non ci permette altre spese oltre al depuratore fognario». Giovanna Favro

Persone citate: Coassolo, Giovanna Favro, Machetta, Piero Machetta, Piero Tornasi Cont