Il lago Sirio uccide ancora

Il lago Sirio uccide ancora Stava nuotando con un materassino quando ha iniziato a annaspare Il lago Sirio uccide ancora Insegnante diPinerolo muore annegato Ancora una vittima nelle acque del lago Sirio, a pochi giorni di distanza dalla tragica morte dell'arbitro di tennis di Ivrea Adriano Gamba, 66 anni. Ieri pomeriggio, poco dopo le 14, un insegnante, Fernando Ottaviani, 45 anni, residente a Pinerolo in piazzale San Maurizio 2, è annegato mentre si stava spingendo al largo disteso su un materassino di gomma: il suo corpo è stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco di Torino a 12 metri di profondità. Era rimasto intrappolato sul fondale melmoso dello specchio d'acqua. L'autopsia chiarirà con esattezza quali sono state le cause del decesso: non è escluso che l'uomo sia stato vittima di una congestione. Fernando Ottaviani si era infatti recato da solo al lago Sirio, sulla frequentatissima «Passeggiata» che ne percorre le sponde per un lungo tratto: nessuno dei numerosi bagnanti che anche ieri affollavano le sponde del lago ha saputo raccontare con esattezza cosa sia successo. L'ipotesi più probabile è quella di un malore improvviso: «Si era allontanato da riva appoggiato al materassino hanno detto alla polizia i pochi testimoni che hanno assistito alla scena -. Ad un certo punto è finito sott'acqua, l'abbiamo visto annaspare per pochi secondi». Nonostante l'immediato intervento di alcuni nuotatori che erano sulla riva subito gettatisi in acqua, per Ottaviani non c'è stato nulla da fare. Il cadavere è stato ricuperato dai sommozzatori verso le 15,30. L'annegamento di ieri ripropone in modo drammatico il problema della sicurezza per quelle che vengono definite le spiagge dei poveri. Il lago Sirio, unico specchio d'acqua balneabile del Canavese e uno dei pochi dell'intera regione, viene ogni giorno preso d'assalto da decine e decine di bagnanti in cerca di un po' di refrigerio; per molti di loro è l'unica possibilità di fare una nuotata, non avendo modo di trascorrere le ferie al mare. Spesso però vengono dimenticate le più elementari regole consigliate dalla prudenza. L'elevata temperatura di questi giorni (ieri a Ivrea il termometro ha raggiunto i 36 gradi) invoglia un gran numero di persone a spingersi nelle acque del lago, quasi sempre in compagnia: in molti casi si va però da soli. E proprio il fatto di non avere qualcuno vicino che segua i movimenti di chi è in acqua spesso è causa di incidenti. Era già successo il 28 luglio per Adriano Gamba, annegato a pochi metri da riva di fronte al circolo Canottieri, si è ripetuto ieri pomeriggio per Fernando Ottaviano. Il caldo continua a spingere centinaia di persone a cercare refrigerio nelle acque di fiumi e torrenti: ieri eranno affollate le sponde dell'Orco a Chivasso, e del Malone a San Benigno. Questo nonstante esistano precisi divieti di balneazione imposti da Comuni e Usi. Osservano alcuni sindaci: «Purtroppo in questo periodo manca anche il personale per farli rispettare». Forse una maggiore azione di controllo, potrebbe limitare l'assalto dei bagnanti alla ricerca di un po' di refrigerio. E intanto la lista degli annegati anche quest'estate si allunga. Mauro Revello Inutili i soccorsi. Il corpo di Fernando Ottaviani, di 45 anni, è stato recuperato dai sub dei vigili del fuoco di Torino a 12 metri di profondità. Era rimasto intrappolato sul fondale melmoso del lago

Persone citate: Adriano Gamba, Canottieri, Fernando Ottaviani, Fernando Ottaviano, Malone, Mauro Revello, Ottaviani

Luoghi citati: Chivasso, Ivrea, Pinerolo, Torino