Per quei giganti l'oro è troppo poco

Per quei giganti l'oro è troppo poco Contro il basket da marziani del Dream Team si arrende in finale anche la Croazia di Kukoc Per quei giganti l'oro è troppo poco E la Lituania conquista il bronzo battendo la Csi BARCELLONA DAL NOSTRO INVIATO La medaglia e via di corsa, tutti all'aeroporto, ili piena notte, Magic, Jordan, Malone e gli altri. Lontano da Barcellona, dalle Olimpiadi, dagli applausi, dalle formalità. America, rieccoti il tuo Dream Team. Grazie per avercelo prestato ma d'ora in poi, per favore, tienitelo stretto: è troppo forte, e ogni volta che passa, l'erba non cresce più, a meno che non sia erba croata. Combattuti fra un basket più povero, ma più equilibrato, e il «loro» basket di lusso, accessibile a pochi eletti, ci alziamo in piedi di fronte alle luminarie sprigionate da una finale bellissima, spumeggiante suggello di un torneo confiscato in epoca non sospetta. Gh Stati Uniti trionfano per 117 a 85 (p.t. 56-42). In totale, 32 punti di scarto: uno in meno di quello raccolto nel faccia a faccia della prima fase (103-70). La partita è un tappo di champagne che solca l'aria. Per un tempo, la Croazia ribatte colpo su colpo. Caro Pippen, questa volta Kukoc te la fa vedere lui. Jordan galleggia nell'aria, scaccia Icaro Petrovic, ma attenzione: non appena i califfi prendono un drink, i croati li afferrano alla gola. E così, dal 14-4 per gli Usa del 5' si passa - clamorosissimo - al 25-23 per la Croazia del 10', in virtù di una schiacciata spaccadenti e un tiro libero di Arapovic, l'arma segreta di Skansi (fuori Vrankovic, legnoso e sprecone). A quelli del Dream non sembra vero. Adesso c'è Barkley: sarà anche arrogante, ma che giocatore, segna, fa segnare, litiga e carica. Su Kukoc, trasfigurato rispetto all'esangue gara del turno introduttivo, passa Magic. Gli Stati Uniti assestano un altro strappo: da 35-32 al 14' a 58-38 al 19' con un parziale, da carro armato, di 21-6. La Croazia si rifugia nella zona, ma contro il genio di Magic, le molle di Drexler e l'arte satanica di Barkley la vita sotto canestro è una vitaccia. Petrovic, Radja e Kukoc costituiscono la spina dorsale dei croati. Alla ripresa, sul 56-42, Barkley, compiuta la missione distruttrice, rientra alla base; torna Jordan e fa capolino Bird. La squadra del sogno molla gli ormeggi e prende il largo. Air Jordan ha l'ascensore incorpo¬ rato, e va sempre più su, Magic ed Ewing aprono e chiudono devastanti contropiede: 67-44 al 2'30 (+ 23). Fine della trasmissione e inizio dei caroselli di commiato. Kukoc, nel mirino dei Chicago Bulk, è l'ultimo ad arrendersi, la sua è una sfida nella sfida: avvincente, illuminata da splendide intuizioni, trascinante. La gente non si annoia, anche se ogni volta che l'occhio corre al tabellone, cadono le braccia. Lo spettacolo, quello è un filo che Magic e Jordan si passano di mano in mano. Al 8'30 i punti di scarto sono 30 (85-55): la firma è di Pippen, mano acciaccata, orgoglio smisurato. Dalle gradinate crepitano i flash: sembrano tante candeline, e allo show dei Rambo si aggiunge, così, la suggestione di una notte incantata. Sotto il naso dei marziani, Kukoc strappa una pagella memorabile: 16 punti, 5 rimbalzi, 9 assist. Quota 100 la tocca Drexler, dopo una diavoleria di Barkley ai danni di Petrovic. Il quale Barkley, ogni volta che transita davanti alla panchina dei croati, sommerge gli occupanti di boccacce. Spulciando fra le cifre, segnaliamo: i 22 punti di Jordan, con 10 su 14 nel tiro da due; gli 11 punti di Magic; i 17 di Barkley, impreziositi da un probante 5 su 6 nel tiro da due e da un eccellente 2 su 3 nelle «bombe»; il 5 su 5 di Drexler; il 2 su 2, da due e da tre, di Mullin; i 24 punti - e i 5 assist - di Petrovic, e i 23 di Radja (per lui, 10 su 17 da sotto); i 24 assist complessivi, a 18, degli americani. Alla fine, festa grande, e applausi scroscianti, per tutti. Per i marziani (marchio Reebok oscurato, ahi ahi); per i primi del pianeta Terra e anche per i lituani, terzi davanti all'ex «matrigna» Csi, sconfitta 82-78. Con la benedizione di Samaranch in persona. Roberto Becca ntini Jordan, sopra, ancora una volta uno dei migliori del Dream Team; a lato Petrovic, che ieri sera ha realizzato per la Croazia 24 punti