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Un'estate senza sesso per il maschio italiano Secondo l'Aied aumentano i problemi psicologici Un'estate senza sesso per il maschio italiano ROMA. Quest'estate il sesso fa soffrire gli uomini che, come non mai, lamentano di desiderare poco le bellezze in bikini sdraiate sotto l'ombrellone. E quando dovrebbero arrivare al dunque si accorgono che una barriera li separa dall'orgasmo, che l'eiaculazione è precoce, ritardata o assente. Un dramma, dopo un anno di duro lavoro. Per di più in un '92 che potrebbe essere definito «l'anno delle studentesse scatenate». «Questi mesi estivi sono caratterizzati da una maggiore complessità della vita sessuale», spiega il professor Luigi Laratta, presidente dell'Aied (Associazione italiana per l'educazione demografica), anticipando i risulta¬ ti di una ricerca sull'andamento della contraccezione e della sessualità in Italia. A luglio, le richieste di consulenza psicosessuale giunte all'Aied sono il 32,5% del totale. La media annuale è molto più bassa: 22%. Il «disperato» Sos è stato lanciato soprattutto dagli uomini (68%). C'è chi vorrebbe dare una risposta all'inibizione del proprio desiderio sessuale (19,5% dei casi contro una media annuale del 17), chi all'inibizione dell'orgasmo (35% contro il 23,5), chi, infine, è atterrito dall'eiaculazione precoce, ritardata e assente (39% contro il 23). Sarà il caldo? Macché. «In estate - sostiene il professor Laratta - è naturale che ci sia una facilità nei rapporti sessuali e che esplodano problemi relazionali di coppia, ma è anche vero che nel nostro Paese manca un'educazione sessuale di tipo psicologico». Vittime di tali carenze pedagogiche sono, soprattutto, gli uomini. Comunque non è detto che il sesso «latiti» in quest'estate tropicale. La stessa indagine mostra l'impennata di richieste della «pillola del giorno dopo» (dal 9,6% annuale al 19-20). Ne fanno uso soprattutto ragazze d'età compresa tra i 18 e i 24 anni: il 78% è nubile e il 61% è studentessa. Eppure molti uomini stanno a guardare. Scherzi dell'estate '92. [p.l.v.]