L'Italia invade l'isola di Abatantuono

L'Italia invade l'isola di Abatantuono Kastellòriso nel mirino dei turisti e nel bar del centro ogni giorno si trasmette il film L'Italia invade l'isola di Abatantuono Assalto ai luoghi dove è stato girato Mediterraneo ATENE NOSTRO SERVIZIO E' il terzo sbarco italiano nel corso di questo secolo. Dissimile da quel lontano 1913 quando al termine della guerra italoturca, truppe spedite da Roma s'impossessarono di quest'estremo lembo del Dodecanneso. E nemmeno somigliante a quello pacifico, intrapreso poco più di due anni fa dall'allegra brigata di Gabriele Salvatores, grazie al quale Abatantuono e compagni riuscirono a conquistare per il cinema nostrano l'ennesimo riconoscimento internazionale. Ma proprio alla celebrità del dopo-Oscar a «Mediterraneo» deve la sua attuale invasione Kastellòriso, l'isola dove appunto è stato girato il film. Dall'inizio di quest'estate sbarcano frotte di turisti con le varie inflessioni italiche. Molti i curiosi, scatenati nella caccia all'esotismo da rintracciare con così piccola spesa nelle vicinanze di casa. Parecchi, invece, i patiti di un angolo a misura d'uomo così ben rappresentato nel film di Salvatores. Sì, quest'estate a Kastellòriso si parla quasi esclusivamente l'italiano. La ricaduta dell'incredibile successo di «Mediterraneo» ha giovato enormemente alla popolarità di quest'isoletta sinora dimenticata sul più lontano orlo dell'arcipelago greco. Sei ore di traghetto oppure 45 minuti di volo a partire da Rodi. Meno di 80 passeggeri la capienza totale dei quattro collegamenti quotidiani con piccoli aerei Dornier. Ovviamente molto maggiore quella dei traghetti, ma questi arrivano nell'isola soltanto due volte alla settimana, il lunedì e il venerdì, nonostante le proteste del sindaco Nicos Karavelatzis che nell'aprile scorso, dopo la pubblicità dell'Oscar, sperava di ottenere dai vicini di Rodi almeno la connessione quotidiana. Ma forse è meglio così. Pensioni e alberghetto municipale sono tutti colmi, sebbene non sia difficile trovare alloggio anche nelle case private. Osti e affittacamere son tutti contenti, un po' meno forse lo è il sottufficiale della capitaneria di porto, alle prese con l'andirivieni quotidiano di una ventina di yachts che devono trovare posto nel piccolo porto. E in tanto bailamme, ecco che spuntano timidamente le prime iniziative di sapore ingenuamente turistico: un bar del centro, gestito da un ex emigrante rientrato dall'Australia, offre ogni sera le proiezioni continuate di «Mediterraneo» in videocassetta, mentre un altro indigeno, un certo Kikios, organizza dei «tour» guidati sui luoghi in cui furono girate le scene del fortunato film. Minas Minassian Una scena del film «Mediterraneo» del regista Salvatores

Persone citate: Abatantuono, Gabriele Salvatores, Minas, Minassian, Nicos Karavelatzis, Salvatores

Luoghi citati: Atene, Australia, Italia, Rodi, Roma