Gli ispettori di nuovo in anticamera

Gli ispettori di nuovo in anticamera Saddam Hussein in tv: «Bush berrà dallo stesso calice di veleno di Khomeini» Gli ispettori di nuovo in anticamera Giornata festiva a Baghdad: rifinitati i controlli. NI CO SIA. Gli ispettori dell'Onu che ieri avrebbero dovuto cominciare il lavoro di ispezione a Baghdad, hanno dovuto trascorrere la giornata in albergo per via di quella che le autorità irachene hanno definito «la celebrazione del giorno dei giorni». Il quarto anniversario della fine della guerra tra Iran e Iraq è infatti festeggiato come una grande vittoria del regime. Saddam Hussein, apparso in televisione per commemorare il «trionfo» su Teheran, ha affermato che George Bush «berrà dallo stesso calice di veleno» del defunto leader iraniano, l'ayatollah Khomeini. Per Saddam, la guerra del Golfo è stata la continuazione palese di quella contro l'Iran: in ambedue il dittatore ha svolto «il grande ruolo di liberatore dell'umanità dalla paura, dalla fragilità e dai complessi di colpa». Baghdad ha respinto ieri - definendolo «pieno di bugie» - un rapporto delle Nazioni Unite sui diritti umani nel quale si chiede la protezione della popolazione sciita nel Sud dell'Iraq. Il ministro degli Esteri iracheno, Mohammed Saeeb alSahhaf - anch'egli sciita e di recente nomina - ha accusato il diplomatico olandese Max Van Der Stoel, l'investigatore dell'Onu che ha redatto il rapporto, di essere «parziale e di aver oltrepassato i suoi limiti di competenza». In una lettera al Segretario generale dell'Orni, Boutros Boutros-Ghali, alSaafh ha scritto che «Van Der Stoel sta svolgendo un ruolo assegnatogli dalla coalizione anti-irachena guidata dagli Usa». Nel suo rapporto - diffuso venerdì - Van Der Stoel ha accusato il governo di Baghdad di gravi violazioni dei diritti uma- ni nella repressione della rivolta sciita e nella conduzione dei campi profughi nel Sud del Paese», j Intanto il principe ereditario e primo ministro del Kuwait, Saad Abdullah Al-Sabah, ha detto che le prossime 48 ore sa ranno determinanti per stabilire se si renderà necessario un nuovo intervento militare da parte delle forze alleate. In un'intervista all'«Associated Press», il premier kuwaitiano ha precisato che se Saddam non si piegherà alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Na zioni Unite bisognerà «ricorre re a qualsiasi mezzo per costringerlo a mutare atteggiamento». «Ci sono diversi mezzi cui possiamo ricorrere», ha detto Saad aggiungendo però che un qualsiasi ritardo da parte delle forze alleate sarebbe pericoloso. Comunque, ha minacciato, «se Saddam ha in mente di sferrare un altro attacco contro il Kuwait, il popolo kuwaitiano e i suoi alleati saranno pronti a dargli una lezione». [Agi-Ansa

Persone citate: Boutros Boutros-ghali, Bush, George Bush, Khomeini, Mohammed Saeeb, Saad Abdullah, Saddam Hussein