Arrestato Carlo Odorisio re del mattone romano di R. I.

Arrestato Carlo Odorisio re del mattone romano L'accusa è di concorso in corruzione Arrestato Carlo Odorisio re del mattone romano Tangenti a Frosinone: in carcere una donna ex assessore socialista ROMA. Ancora nella tarda mattinata di ieri una nota di agenzia riferiva che erano coperti dal massimo riserbo i nomi dei due uomini arrestati venerdì nell'ambito dell'inchiesta sul pagamento di tangenti per concessioni edilizie e appalti a Roma. Ma nel pomeriggio trapelava l'identità dei due e si scopriva che l'inchiesta del pm De Martino aveva improvvisamente imboccato una strada importante con l'arresto di Carlo Odorisio, 59 anni, uno degli imprenditori edili più noti della Capitale, presidente di società di costruzioni di peso (l'Isveur) e al vertice del consorzio Sdo. L'organismo al quale il Comune di Roma ha affidato il compito di predisporre - in collaborazione con i «tre saggi» Sabino Cassese, Gabriele Scimemi e il giapponese Kenzo Tange - la progettazione del sistema direzionale orientale: la «città degli uffici» che costituisce la realizzazione più importante dell'intero programma fissato nella legge per Roma capitale, per una spesa prevista nell'ordine di decine di migliaia di miliardi. Con Odorisio sono stati ammanettati Martin Anthony Wilkinson, 45 anni, intermediario di origine inglese, e la funzionaria del Comune capitolino Anna Maria Lanfrancom, che sino all'altro giorno lavorava negli uffici dell assessorato retto, nella precedente giunta, dal de Carlo Pelonzi, ricercato per il reato di corruzione. Lo stesso capo d'accusa è stato contestato ai tre arrestati di venerdì e medesima è anche la vicenda: Odorisio e gli altri due sono coinvolti nelle indagini aperte sul rilascio di autorizzazioni relative ad un immobile di 14 piani, la cosiddetta «Torre» della borgata Fidene. A realizzare il complesso era stata un'azienda poi fallita, la «Costruzioni Odorisio» di proprietà del padre di Carlo. L'immobile venne rilevato ad un'asta dalla Sicea spa dell'imprenditore Renzo Raffo, anch'egli inquisito e latitante. E' stato il nullaosta comunale sul passaggio di concessione ad attirare l'attenzione del magistrato e, con la pratica sospetta, sarebbe emerso il ruolo avuto nella vicenda dal noto imprenditore e dal mediatore d'affari. Altri due arresti sono stati compiuti a Frosinone nell'ambito dell'inchiesta sul «quadrilatero d'oro», un complesso edilizio di lusso che dovrebbe sorgere nella parte bassa della città - per un affare da 40 miliardi - e su un giro di tangenti che per il momento si aggira intorno al mezzo miliardo. Fra gli arrestati c'è Caterina Campolo Melita, 60 anni, ex assessore psi che ha un precedente: è stata la prima donna sospettata di aver preso una mazzetta, 50 milioni. La nuova imputazione è di concorso in concussione, [r. i.]

Luoghi citati: Comune Di Roma, Frosinone, Roma