Espropri Amato salva Venaria

Espropri, Amato salva Venaria Decreto legge evita la maxi-stangata Espropri, Amato salva Venaria Si ridimensiona la maxi-stangata sulle case popolari costruite nei comuni della cintura da cooperative edilizie a partire dalla metà degli Anni Settanta. Il decreto legge 333 approvato ieri pomeriggio dal Senato porta infatti con sé, fra tante cattive notizie, anche un emendamento particolarmente atteso a Venaria, che consentirà a 630 famiglie di risparmiare almeno dieci milioni di lire ciascuna. «La modifica - spiega Salvatore Borgese, assessore alla casa stabilisce che il costo dei terreni espropriati alla fine degli Anni Settanta non sia più calcolato sulla base del prezzo di mercato. Bisognerà invece fare una madia tra il valore commerciale e il reddito dominicale, il tutto diminuito del 40 per cento». Gli uffici di Venaria stanno calcolando gli importi, ma la nuova norma, tradotta in soldoni, porterebbe a ridurre a un terzo il valore dei terreni fissato a giugno dalla corte d'appello di Torino, che ha condannato il Comune a restituire ai primitivi proprietari delle aree espropriate la bella somma di 12 miliardi di lire. Franco Badulato, vicesindaco, ricostruisce i fatti: «Le amministrazioni precedenti avevano espropriato 110 mila metri quadri di terreno, a prezzo agricolo, per costruire 630 alloggi di edilizia economico-popolare in corso Machiavelli. Una sentenza della Corte Costituzionale del 1983 aveva invece riportato al prezzo di mercato le indennità di esproprio: da 7000 a 120 mila lire al metro quadro. Di qui i contenziosi con i primitivi proprietari delle aree, e la condanna della corte d'appello». E aggiunge: «La somma che dovrà pagare il Comune sarà suddivisa tra le famiglie che abitano gli alloggi: quest'emendamento abbatte decisamente le quote che dovremo richiedere ai venariesi». Nella stessa situazione si erano trovati Nichelino, Moncalieri, Rivalla, Beinasco e Chivasso. Anziché 15 milioni di lire, le 630 famiglie venariesi potrebbero essere costrette a sborsare solo 5 milioni ciascuna, se il Comune si accollasse il costo delle aree utilizzate per realizzare scuole e giardini: «Una possibilità - dice Badulato - che stiamo valutando». Il vicesindaco Franco Badulato

Persone citate: Badulato, Franco Badulato, Salvatore Borgese

Luoghi citati: Beinasco, Chivasso, Moncalieri, Nichelino, Torino, Venaria