Ko al Giappone, con rimpianti

Ko al Giappone, con rimpianti pallavolo wmmmmmmmwMmm, Il sestetto azzurro di Velasco si ritrova (3-0) ma ormai è troppo tardi Ko al Giappone, con rimpianti L'Olanda in finale domani contro il Brasile barcellona DAL NOSTRO INVIATO Finisce con un quinto posto l'avventura olimpica dell'Italvolley : gli azzurri hanno battuto ieri pomeriggio il Giappone per 3-0 (15-2, 15-7, 15-13) con Giulio Andreotti in tribuna. L'ex presidente del Consiglio si è dimostrato piuttosto informato sulla squadra di Velasco: ad esempio ha riconosciuto in Bernardi l'autore della battuta sbagliata nel disgra ziatissimo quinto set contro l'Olanda, segno che il tonfo della pallavolo ha lasciato qualche segno pure tra gli uomini del Palazzo. La partita è stata piacevole. L'Italia l'ha condotta agevolmente, quasi fosse un match della World League, di quelli che secondo gli azzurri hanno creato l'illusione di praticare la pallavolo migliore del mondo. Ma c'è da chiedersi come mai gli uomini-cardine, a cominciare da Giani, abbiano ritrovato soltanto dopo la sconfitta con gli olandesi lo smalto che non avevano mai dimostrato fin qui. Forse è vero che le eccessive responsabilità sono state la causa n. 1 del fallimento: scaricata la tensione l'Italia è tornata a giocare quasi come ai tempi d'oro. Solo nell'ultimo set, con un'eccezionale prestazione in difesa, il Giappone (caricato dall'aver battuto la Csi) ha creato difficoltà. La sorpresa intanto viene dalla qualificazione dell'Olanda per la finalissima di dimenica contro il Brasile, che ha battuto 3-1 gli Stati Uniti. Gli orange hanno dominato per 3-0 Cuba e si presentano come la squadra più in forma del momento: neppure l'assenza di Blangè in regia ha creato degli scompensi. Cuba è stata sovrastata a muro, D'Espaigne è stato bloccato fin dall'inizio e si è spento in fretta, insomma per i caraibici è stata una batosta durissima. Il risultato di ieri mette in una luce diversa anche la sconfitta dell'Italia. Ma rimane il rammarico che sfruttando meglio la situazione al termine del terzo set e nel tie-break, il cammino dell'Italia verso la finale sarebbe stato senza grandi intoppi. [m. ans.J

Persone citate: Bernardi, Giulio Andreotti, Velasco