Spiegò agli Usa l'antifascismo

Spiegò agli Usa l'antifascismo Perseguitato da Mussolini, emigrò in America dove insegnò per decenni Spiegò agli Usa l'antifascismo E' morto Max Salvadori, storico e leader partigiano E' morto a Northampton, negli Stati Uniti, Max Salvadori. Aveva 84 anni. Nato a Londra da padre italiano - il filosofo positivista Guglielmo Salvadori - e da madre inglese, si era imposto negli anni immediatamente dopo la Seconda guerra mondiale, all'attenzione del mondo della cultura, soprattutto degli storici. Salvadori era un personaggio singolare, perché al suo rigore storico si accompagnò una vita avventurosa, attraverso l'esperienza dell'antifascismo militante prima e della Resistenza durante la guerra. A 16 anni, nel 1924, seguì il padre che per sfuggire alla polizia fascista riparò in Svizzera. Salvadori tornò in Italia qualche tempo dopo e, da uomo d'azione com'era, entrò nel movimento clandestino di «Giustizia e Libertà». Individuato dalla polizia fu arrestato e condannato al confino. Quando ne uscì raggiunse gli Stati Uniti, dove insegnò Scienze sociali. Allo scoppio del conflitto Mex Salvadori non ebbe esitazioni: si arruolò volontario nell'esercito britannico usufruendo della doppia condizione di essere figlio di madre inglese e di essere nato a Londra. Entrò nei gruppi del «Soe», i «commando» impegnati in operazioni speciali nell'Europa occupata dai nazisti. Nell'ultimo scorcio della guerra fu paracadutato, con il grado di tenente colonnello, tra i partigiani in Italia del Nord. Svolse compiti estremamente rischiosi di ufficiale di collegamento tra la Resistenza italiana e i comandi alleati e, nel '45, fu tra gli organizzatori dell'insurrezione di Milano. Per un breve periodo dopo la guerra sembrò propenso a buttarsi nella lotta politica dell'Italia democratica, si iscrisse al Partito d'Azione, collaborò al «Mondo» di Pannunzio e al «Ponte» di Calamandrei. Ma poi preferì tornare ai suoi studi, ripassò l'Atlantico e tornò all'insegnamento negli Sta¬ ti Uniti. Di convinta fede liberale, Max Salvadori è stato teorico e storico del liberalismo al quale ha dedicato una serie di opere, tutte pubblicate in Italia, come «La democrazia liberale», nel '55, e «L'eresia liberale», nel 1979-84. Della Resistenza si occupò soprattutto in due volumi ancora oggi ritenuti di basilare importanza: «Resistenza ed azione» recentemente ristampato - (1951) e «Storia della Resistenza italiana» (1955). Max Salvadori era fratello della scrittrice Joyce Salvadori Lussu, che fu moglie di Emilio Lussu, altro noto esponente della cultura antifascista. In questi ultimi anni Max Salvadori era professore emerito dello «Smith College», uno degli istituti più famosi tra le università americane. Nel 194849 era stato direttore della Divisione di Scienze politiche dell'Unesco. Gianfranco Romanello