Aborto, mezzo partito in rivolta contro Bush di F. P.
Aborto, mezzo partito in rivolta contro Bush Cento notabili riscrivono il programma Aborto, mezzo partito in rivolta contro Bush Per il leader conservatore Goldwater «continuare a opporci è un suicidio» NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Lunedì sarà battaglia dura a Houston, in Texas, dove cento leader repubblicani si riuniranno per dare gli ultimi «ritocchi» alla piattaforma del loro partito, in vista della Convention che avrà luogo a partire dal giorno 17 e che dovrà formalmente designare George Bush come proprio candidato alla Casa Bianca. La battaglia riguarda sostanzialmente un ritocco: quello sull'aborto. Attualmente la piattaforma prevede, fra gli obiettivi del partito repubblicano, l'abolizione di questo diritto attraverso un emendamento alla Costituzione, ma i «repubblicani per la scelta» (di avere o non avere il figlio) intendono modificare questo punto, sostenendo oltre tutto che si tratta di una posizione suicida, vista l'esistenza nel Paese di una maggioranza «prò choice». Ieri, questa loro posizione ha ottenuto l'appoggio nientemeno che di Barry Goldwater, considerato il «padre» del conservatorismo americano. «Nel mondo d'oggi - dice Goldwater in una lettera inviata a Mary Crisp, la leader dei "repubblicani per la scelta" non si vede alcuna possibilità che l'aborto venga abolito». Se il punto di Bush resta nella piattaforma «la Convention finirà in un grave disordine, con un serio pregiudizio per la rielezione». Bush, mercoledì scorso, ha detto di restare ardentemente schierato contro l'aborto «qualunque sia il prezzo politico», ma non è detto che il resto del partito sia disposto a pagarlo, quel prezzo. Dei cento leader destinati a riunirsi lunedì, già 23 hanno detto apertamente che si batteranno per fare in modo che la piattaforma da sottoporre alla Convention per l'approvazione rimanga «silente» sull'aborto. Il loro obiettivo è che di aborto, in quel documento, non si parli proprio, in modo che si possano raccogliere i voti dei contrari ma anche (almeno in una certa misura) dei favorevoli. Fra i sostenitori di questa posizione ci sono il senatore Alan Specter, che ebbe il suo momento di gloria durante le udienze per la conferma del giudice Clarence Thomas alla Corte Suprema, quando attaccò senza pietà Anita Hill, e che ora vede la sua rielezione in Pennsylvania in serio pericolo, con la sua opponente democratica che ha fatto della «scelta» il suo punto di forza. Poi c'è William Weld, adorato dal partito per avere conquistato il posto di governatore nel Massachusetts, da sempre una roccaforte «liberal», ed anche Betty Ford, ex «first lady» quando suo marito Gerald stava alla Casa Bianca. [f. p.]
Luoghi citati: Massachusetts, New York, Pennsylvania, Texas
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