Scarpa, il poliziotto con la pagaia

Scarpa, il poliziotto con la pagaia CANOA Stamane in lizza per il podio ci sono anche la Idem e il doppio Rossi e Dreossi Scarpa, il poliziotto con la pagaia Agente diPs, si allena nel laghetto dell'Eur Affronta due finali, Kl 500 eK2 lOÓOcon Luschi BARCELLONA DAL NOSTRO INVIATO Daniele Scarpa è il cavallo pazzo della nostra canoa. Così pazzo che fra oggi e domani parteciperà a due finali: Kl 500 metri e K2 1000 metri, in coppia con Paolo Luschi. Scarpa è proprio un bel tipo. Veneziano, tanto per cominciare; poi capitano di lungo corso; quindi romano d'adozione, agente di pubblica sicurezza, celibe; e infine canoista di città, visto che si allena al laghetto dell'Eur, in pieno cementificio. Questa di Barcellona costituisce la sua terza Olimpiade. A Los Angeles, nel 1984, mancò il bronzo per nove centesimi. Con Josefa Idem guiderà il nostro «safari» fra le acque, tranquille, di Castelldefels. Per la -cronaca, anche Beniamino Bonomi, quarto nella sua semifinale, ha acquisito ieri il diritto di disputare la finale (Kl 1000 metri). Il presidente Conforti gongola: cinque barche finaliste, cinque su otto, contro le due di Seul. E per quello che riguarda i bocciati - mercoledì Franco Lizzio, ieri il K4 maschile 1000 metri (sesto) e il K4 femminile 500 metri (quarto) - non ce n'è uno che si sia tirato indietro: tutti hanno dato tutto. Ma torniamo a Scarpa. Se è qui, lo deve a un atto di clemenza. Una zingarata dell'estate scorsa gli era costata dieci mesi di squalifica, poi ridotti a tre. Una storia buffa, che risale a una spedizione in quel di Duisburg. La federazione prega gli atleti di presentarsi in divisa all'aeroporto; Scarpa, lui, sfila in. bermuda. La cosa sembra finire lì e invece al ritorno, in aereo, volano pugni e insulti, innescati dalla mediocrità dei risultati conseguiti e da una vasta gamma di gelosie represse. Ora dicono che a 28 anni Daniele abbia finalmente messo giudizio. La gara di ieri è un compendio d'alta strategia: Scarpa e Luschi sono settimi in avvio, poi quinti a metà percorso, quindi con un colpetto d'acceleratore (ultimi 250 metri in 49"61, miglior parziale in senso assoluto) addirittura terzi quando sarebbe bastato arrivare quarti. E oggi? Per fortuna il Mansell della canoa non esiste. «Piuttosto - dice Scarpa ridendo - spero di non raccogliere alghe come nella gara di mercoledì». Le finali odierne cominciano alle 9, l'ora in cui, ai bei tempi di canta Napoli, Diego Armando Maradona andava a dormire. Apre Daniele, continua Josefa (ore 10), chiudono Rossi e Dreossi (ore 10,30). Josefa Idem maritata Guerrini ha trascorso la vigilia memorizzando al videotape il pagaiare delle rivali più qualificate. Il sorteggio ha assegnato a Sefi la corsia numero cinque e alla Birgit Schmidt la quattro. Fra le due «tedesche» non corre buon sangue. Il et Oreste Perri si augura di poter ricavare metallo prezioso da una rivalità che gli addetti definiscono calcistica. Se escludiamo l'oro fluviale di Ferrazzi, la canoa «olimpica» è ferma all'argento di Dezi-La Macchia a Roma '60. Comunque vada, sarà un fine settimana da ricordare. (ro. be.] Daniele Scarpa venne sospeso per dieci mesi (poi ridotti a 3) dopo essersi presentato in bermuda anziché nella divisa sociale ad un raduno

Luoghi citati: Barcellona, Los Angeles, Napoli, Roma