Dopo la morte dei figli spara e uccide la moglie di R. Al.
Dopo la morte dei figli spara e uccide la moglie Tragedia ad Alessandria: «Lei dava la colpa a me» Dopo la morte dei figli spara e uccide la moglie ALESSANDRIA. «Lei stava scendendo le scale. Mi ha visto che avevo in mano la pistola e il fucile, ha detto: "Sparami, sparami". E io ho sparato». Così, con poche parole, senza tradire emozioni, Nereo Marchelli, un agricoltore di 62 anni, ha raccontato ieri mattina al procuratore Parola l'omicidio della moglie, Natalina Guglielmero, di 50. Motivo del litigio: la catena dello sciacquone tirata con troppa violenza. Ma dietro al raptus di follia dell'uomo c'è il dramma di una famiglia distrutta nel giro di quattro anni. Un matrimonio tranquillo almeno fino al marzo '88 quando morì quindicenne in un incidente stradale il secondo dei loro figli, Marco. Poi l'anno scorso il primogenito Lorenzo, 30 anni, in auto con un amico precipitò dalle scogliere di Arenzano. Lutti che avevano distrutto ogni rapporto nella coppia. «Se mi avesse qualche volta parlato, almeno un po' ha detto ieri Nereo Marchelli al giudice -. Invece la Lina era sempre silenziosa, chiusa nel suo dolore, come se fosse lei l'unica a soffrire». La vita alla Cascina Castello, nel Comune di Trisobbio, era diventata un inferno. Ieri mattina verso le 7,30 l'ultimo litigio. Il pretesto è lo sciacquone, ma poi affiorano vecchi rancori, presunte responsabilità sul tragico destino dei figli e in particolare di Marco, che secondo la madre avrebbe goduto di troppa libertà. «Le ho sparato perché poi volevo uccidere anche me» ha raccontato l'agricoltore. Invece non ce l'ha fatta. E salito in auto ed è andato da una sorella, a Montaldo, a confessare il delitto. Poi si è avviato verso la stazione dei carabinieri per costituirsi: lungo la strada ha incrociato una pattuglia, che l'ha fermato, per omicidio volontario, [r. al.]
Persone citate: Guglielmero, Montaldo, Nereo Marchelli, Parola
Luoghi citati: Alessandria, Arenzano, Comune Di Trisobbio
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