Meno auto nel mondo

Meno auto nel mondo Dati definitivi: nel '91 la produzione è scesa del 4,9 per cento rispetto all'anno precedente Meno auto nel mondo Costruite 33 milioni di vetture Le statistiche ufficiali e definitive sulla produzione automobilistica mondiale nel 1991 presentano qualche aggiustamento sui dati resi noti pochi mesi fa, ma confermano la flessione generale rispetto al '90. Su scala mondiale si è infatti scesi da quasi 35 milioni e 406 mila vetture del 1990 a 33.665.000: il 4,9% in meno. Il calo ha coinvolto quasi tutti i grandi Paesi produttori, salvo la Germania che ha registrato un + 0,9%, la Spagna ( + 4,2), la Corea del Sud (+14,3). Lo stesso Giappone, che rimane il numero uno al mondo con 9.871.800 unità costruite nell'anno, ha segnato un -3,3%; gli Usa sono scesi dell'I 1,5, la Francia del 3,4, l'Italia dell'I 1,8 e la Gran Bretagna del 4,5. Per quanto riguarda l'Italia, la citata flessione di quasi il 12% rispetto al 1990 è la differenza fra il milione e 722 mila unità costruite (pari al 5,1 % del totale mondiale) contro il milione 953.700 dell'anno precedente (5,5% della produzione del mondo intero). E' significativo che per la prima volta la Spagna si sia classificata al quinto posto fra i Paesi produttori superando il nostro, sia pure per poche decine di pezzi. La graduatoria della produzione 1991 per gruppi di marche vede sempre al primo posto la General Motors (che comprende, Chevrolet, Pontiac, 01- dsmobile, Buick, Opel, Vauxhall, Cadillac, Holden, Lotus), con 4.804.000 vetture costruite, pari al 14,3% del totale (contro 5.139.000 nel 1990), davanti a Toyota (3.556.000 e 10,6%); Ford (marche Mercury, Lincoln, Jaguar e Aston Martin) con 3.539.000 e 10,5%: Volkswagen (con Audi e Seat) con 2.942.000 e 8,7%; Nissan con 2.341.000 e 7%; Fiat (con Lancia-Autobianchi, Alfa Romeo, Innocenti, Ferrari) con 1.924.000 e 5,7%; Honda con 1.916.000 e 5,7%; Psa (Peugeot e Citroen) con 1.826.000 e 5,4%. Assumono un aspetto non secondario il secondo posto raggiunto dalla Toyota fra i due colossi americani General Motors e Ford, nonché la posizione conquistata dalla Honda, che si è insediata fra gli otto maggiori produttori mondiali. C'è infine da segnalare che, da sole. General Motors e Toyota si sono accaparrate il 24,9% dell'intera produzione mondiale, e che le stesse due marche intrattengono rapporti sul piano industriale sia negli Stati Uniti sia in Australia, cosa che non impedisce a entrambe di farsi una concorrenza sfrenata nella maggioranza degli altri mercati. E a proposito di accordi internazionali, il 1991 ha visto un'accentuazione del fenomeno. Per esempio fra la Renault e la Volvo (per ora soltanto dal punto di vista finanziario), fra Honda e Rover, tra Isuzu e General Motors, tra VW-Seat e Suzuki. Se ci limitiamo alla sola produzione totale europea del 1991, i risultati, gruppo per gruppo, sono questi: Volkswagen (in Germania e in Spagna) 2.442.900 vetture; Peugeot-Citroèn (Francia, Spagna, Gran Bretagna, Portogallo) 1.809.400; Fiat Auto (solo Italia) 1.719.400; General Motors (Germania, Spagna, Belgio, Gran Bretagna, Finlandia, Portogallo) 1.609.990; Ford (Germania, Spagna, Gran Bretagna, Belgio) 1.567.400; Renault (Francia, Spagna) 1.392.000. Se invece, su scala mondiale, consideriamo le sole marche anziché i Gruppi, vediamo che per la prima volta la Toyota raggiunge il primo posto a spese della Ford, mentre le posizioni successive sono ancora occupate da Nissan, Volkswagen e Honda. Poi troviamo Opel-Vauxhall unite, poiché non è più possibile distinguere l'una dall'altra, in sesta posizione. La Chevrolet, tradizionale marca di punta della GM, è di nuovo scesa dietro Renault e Fiat. Seguono infine Peugeot, Mitsubishi, Citroen, Lada, Hunday, Mercedes-Benz, Buick, Bmw, Suzuki... Queste rilevazioni statistiche, lo ricordiamo, riguardano la produzione di autovetture nel 1991, e non le vendite. Non tutte le vetture uscite dalla linee di montaggio sono state immesse nei mercati del mondo, perché c'è sempre un certo margine di stoccaggio, tanto più consistente nei periodi di bassa congiuntura economica. Ma anche considerando stoccaggio e rottamazione di auto fuori uso, è sempre un ben consistente volume di mezzi che anche stavolta è stato immesso sulle strade. Si calcola infatti che l'effettivo delle vetture in circolazione sia salito nel '91 a 433,8 milioni, 4 milioni e mezzo più dell'anno precedente. Ferruccio Bernabò □ 1991 ̧]1990 PRODUZIONE VETTURE 1990/'91 CLASSIFICA PER GRUPPI TOYOTA NISSAN HONDA PSA La Cadillac è il marchio di lusso della General Motors: qui la Aliante Pininfarina

Persone citate: Audi, Buick, Ferruccio Bernabò, Holden, Pininfarina, Suzuki