Del Turco replica

Del Turco replica Del Turco replica «Se la base non ci sta mi dimetterò anch'io» ROMA. Il segretario generale aggiunto della Cgil, Ottaviano Del Turco, non esiterebbe a dimettersi dal suo incarico se nel prossimo direttivo confederale (previsto all'inizio di settembre) dovesse prevalere la richiesta del ritiro della firma della Cgil dall'accordo sul costo del lavoro. Lo ha ribadito lo stesso Del Turco - che ieri, in Cgil, è stato fatto oggetto di nuove, violente contestazioni - in un'intervista andata in onda al Tgl. «Se dovesse prevalere la richiesta del ritiro della firma - ha detto - non solo salterebbe l'accordo, salterebbe l'intera politica definita dall'ultimo congresso confederale di Rimini. E siccome non esiste un segretario generale aggiunto per tutte le stagioni ne trarrei le ovvie conclusioni». Del Turco ha poi ripetuto che il segretario generale, Bruno Trentin, con la decisione di dimettersi, ha inteso avviare «un dibattito radicale e serrato all'interno della Cgil». «Io - ha detto ancora Del Turco - non ho esercitato una sola pressione su Trentin e tanto meno lo ha fatto il presidente del Consiglio Amato, il quale disse solo che non avrebbe accettato un accordo separato, cioè senza uno dei sindacati». Del Turco ha detto che rifirmerebbe il testo dell'accordo. «Si tratta - ha spiegato - dell'unico accordo al mondo, firmato dai sindacati e da un presidente del Consiglio, che garantisce il salario reale dei lavoratori».

Persone citate: Bruno Trentin, Del Turco, Ottaviano Del Turco, Trentin

Luoghi citati: Rimini, Roma