«E' a Mosca il teschio di Hitler» di Luigi Grassia

«E' a Mosca il teschio di Hitler» La rivelazione sulle «Izvestia» apre nuove ipotesi sulla fine del dittatore «E' a Mosca il teschio di Hitler» Avrebbe un foro di proiettile dietro la nuca MOSCA. Ennesima rivelazione storica in arrivo da Mosca, forse è da riscrivere l'ultimo atto della tragedia di Adolf Hitler. Le spoglie del Fuhrer non sono state distrutte dai sovietici nel '45 poco dopo la presa del bunker, come si credeva fino a poco tempo fa; né nel 1970, in gran segreto a Magdeburgo (ex Germania Est) come aveva annunciato uno storico russo qualche giorno fa. Una parte dello scheletro, il teschio rotto in grossi frammenti, è tuttora conservato a Mosca negli archivi di Stato. E quel cranio mostra il foro di un proiettile nella regione occipitale: dunque Hitler si sarebbe ucciso sparandosi in bocca, e non ingerendo del cianuro come sosteneva l'autopsia fatta dai sovietici 47 anni fa. Questa volta lo scoop potrebbe non essere fasullo perché la fonte è il vicepresidente dello stesso comitato statale per gli archivi russi che ha il reperto sotto la sua custodia. Aleksandr Prokopenko, questo il nome del funzionario, ha dato l'annuncio in un'intervista al quotidiano «Izvestia», aggiungendo che l'istituto conserva anche alcuni volumi di documenti sulla morte e le vicende postume dei resti del dittatore nazista, e che presto, se si farà come dice lui, il tutto sarà messo a disposizione degli studiosi. Prokopenko aggiunge però, che a suo avviso il teschio andrebbe distinto al più presto: perché nessuno pensi a farne una reliquia. Sulle esatte modalità della morte di Hitler c'erano finora varie versioni: secondo alcuni superstiti del bunker di Berlino (in particolare il suo cameriere privato Heinz Linge) il Fuhrer si era sparato; ma a una tempia, più precisamente alla tempia sinistra. Strano, perché non era mancino. I sovietici, gli unici che ebbero la possibilità di fare un'autopsia sui resti semicarbonizzati di Hitler e di Eva Braun, stabilirono invece che il Fuhrer si era avvelenato; se mentirono, può darsi che intendessero con ciò attribuirgli una morte meno «virile». Comunque fu la loro versione ad ottenere il crisma dell'ufficialità. Una terza possibilità, ipotizzata dal generale tedesco Rattenhuber, è che Hitler abbia ingerito il veleno e poi abbia chiesto a qualcuno di finirlo con un colpo di pistola. Nonostante la nuova scoperta, può darsi che non sapremo mai la verità. Luigi Grassia

Persone citate: Adolf Hitler, Aleksandr Prokopenko, Eva Braun, Heinz Linge, Hitler, Prokopenko

Luoghi citati: Berlino, Germania Est, Magdeburgo, Mosca