«Solo un bacio» e l'aggredisce

L'ira dei verdi-verdi «Dateci una sede» Minacciano l'occupazione di altri gruppi L'ira dei verdi-verdi «Dateci una sede» Da tempo Davide Nerattini (verdi-verdi) si lamentava per la sede assegnata al suo gruppo in Comune. Quell'ufficio al 4° piano di via Bellezia 17 proprio non gli andava giù: «Siamo trattati peggio di tutti». Adesso minaccia le vie di fatto: se non gli daranno stanze migliori, occuperà quelle di un altro gruppo. E' tutto nero su bianco, nella lettera che Nerattini ha inviato al segretario Incandela: «Non ne posso più - dice -. Mi resta solo l'azione di forza». I rapporti tra verdi-verdi e «resto del mondo» politico sono da sempre burrascosi. Eletti col sole che ride, l'attuale assessore Lupi e il suo compagno di tante battaglie al quartiere Lingotto (allora erano de) decisero ben presto la scissione, costituendosi in gruppoo autonomo. Per un bel pezzo occuparono gli uffici dell'Ambiente, in via Garibaldi. Prima protesta, perché non arrivava la nuova sede: Lupi abbandonò i lavori di giunta, precisando che sarebbe tornato quando il suo gruppo avesse ottenuto giustizia. Ed ecco la sistemazione, chissà quanto provvisoria. Non c'è targa, fuori del palazzo dove hanno sede sindacati, centri studi, gruppo lucano e un elettrauto. «L'abbiamo chiesta otto mesi fa. Nessuna risposta». E poi, dice Nerattini, scale sudicie «e forse mai lavate», infiltrazioni d'acqua dagli abbaini, condizioni igieniche precarie. Il capogruppo dei verdi-verdi Davide Nerattini ha scritto al segretario comunale: «I nostri uffici sono malsani e insicuri, siamo ' trattati peggio di tutti»

Persone citate: Davide Nerattini, Incandela, Lupi, Nerattini