La tattica di G. Bar.

La tattica La tattica Decisivi difesa e servizi in salto BARCELLONA DAL NOSTRO INVIATO Grazie agli Stati Uniti, il nome Olanda non si associa al ricordo dell'ultima sconfitta degli azzurri. Ma il 2-3 di metà luglio a Firenze contro i «tulipani» nell'ultimo match di semifinale della World League è comunque utile per ricordare all'Italia di Velasco che da oggi è vietato sbagliare. Tre partite e il Dream Team di casa nostra può conquistare anche l'unico alloro che gli manca, quello di Ohmpia, però è indubbio che comunque ci attendono lunghi momenti di passione per arrivare a concretizzare il sogno cullato per un paio d'anni. L'Olanda è squadra granitica, avversaria per niente facile. Una partita lineare può significare l'ingloriosa uscita di scena. Però c'è il vantaggio che la squadra di Selinger la si conosce bene, con i suoi pregi (efficacissime battute in salto, buona difesa, muro molto alto) e i suoi difetti (momenti di blackout, scarso adattamento a un gioco basato sulla fantasia). Certo è che più di una volta è riuscita a far soffrire parecchio gli azzurri e che alcuni suoi giocatori, da Blangé a Posthuma, hanno affinato notevolmente le loro qualità proprio giocando in squadre italiane. Ma il vero problema degli azzurri, alla luce di quanto visto finora, sta in loro stessi, ovvero in quella fluidità di gioco che ancora non sono riusciti ad esprimere con la dovuta continuità. Velasco ha badato a costruire una squadra con molte varianti, in pratica rinunciando a un sestetto-base da modificare solo in caso di emergenza, come ai Mondiali in Brasile quando l'escluso, poi recuperato, era stato addirittura Zorzi. E il rischio accettato dal tecnico azzurro e, forse, anche verificato sul campo, è quello di aver tolto una certa anima alla squadra. Non è una questione di impegno, ma di sicurezza: star fuori per un turno di riposo, quando non si è sicuri del posto, può costare energie quanto essere in campo a combattere la battaglia più dura. Anzi, nel secondo caso, da una vittoria, si ricavano spinte positive. Sulla psicologia, più che su eventuali problemi di gioco difficilmente risolvibili in un arco di poche ore, pensiamo dunque che il et Julio Velasco abbia orientato i discorsi della vigilia, anche se nell'ufficialità la versione è ben altra. Per i risultati, d'altronde, non c'è più molto da attendere. [g. bar.]

Persone citate: Dream, Julio Velasco, Posthuma, Velasco, Zorzi

Luoghi citati: Barcellona, Brasile, Firenze, Italia, Olanda, Stati Uniti