Gara decisa dalla punta di un naso

Gara decisa dalla punta di un naso VENT'ANNi DOPO Gara decisa dalla punta di un naso OPO 800 metri di corsa decise il «fotofinish»: e la vittoria andò a quell'americano dall'aria impertinente che teneva sempre in testa - pure sul podio - un berrettino bianco, come fa oggi Jim Courier. Si chiamava Dave Wottle, arrivava dall'Ohio e in quelle Olimpiadi di Monaco fu una rivelazione. Per vincere scelse la tattica più bizzarra, perdendo subito dieci metri e ritrovandosi ultimo a metà gara. Poi negli ultimi 200 metri ci regalò la più incredibile rimonta, sorpassando Arzanov sul filo d'arrivo. Primo e secondo vennero classificati con lo stesso tempo, l'45"9. E Arzanov, da due anni imbattuto, commentò: «E' triste perdere una gara simile per la punta di un naso». Non era iscritto a questa prova un giovanotto che meno di un anno dopo riuscì a fissare il record del mondo sugli 800 a l'43"7. Si chiamava Marcello Fiasconaro, oriundo italiano di nascita sudafricana, un fenomeno scoperto quasi per caso dall'atletica: lì a Monaco lui avrebbe dovuto correre i 400 ma la sua Olimpiade non cominciò per via di un piede dolorante. Lo curò, invano, un medico argentino, Dario Oliva: a lui, più avanti nel tempo, chiese guarigioni «miracolose» anche Maradona. Antonio Tavarozzi Marcello Fiasconaro

Persone citate: Antonio Tavarozzi, Dario Oliva, Dave Wottle, Jim Courier, Maradona, Marcello Fiasconaro

Luoghi citati: Monaco, Ohio