Questo Batman è antisemita

Questo Batman è antisemita Dagli Usa rimbalza a Londra la violenta polemica contro il film Questo Batman è antisemita IIperfido Pinguino caricatura di ebreo LONDRA. Può un pinguino essere un perfido simbolo razzista? Sì, se si tratta del Pinguino per antonomasia, la malvagia creatura da sempre nemica di Batman. Il dibattito, serissimo, si è aperto negli Stati Uniti dopo l'uscita del secondo film del supereroe, ««Il ritorno di Batman»», con un articolo sul New York Times. Ed ora che il film è sbarcato in Europa la polemica americana riecheggia anche a Londra. Il Pinguino - hanno scritto i due autori del commento pubblicato sul quotidiano americano - è il classico esempio di rappresentazione negativa di un ebreo, secondo i luoghi comuni più usati dagli antisemiti di tutto il mondo. Il personaggio, interpretato da Danny De Vito, «è un ebreo, con il suo naso adunco, la faccia pallida e la passione per le aringhe... è uno dei luoghi comuni più triti: l'ebreo amareggiato, fatto fuori dal gioco e che cerca vendetta; l'ebreo che è goffo e apparentemente inoffensivo, ma che in realtà vuole uccidere ogni primogenito della comunità non ebraica». Ma gli autori - due studenti della Columbia University - si spingono ancora più in là, fino a ipotizzare una continua provocazione antisemita grazie ai richiami a Wagner che secondo loro sarebbero sparsi un po' dovunque nel corso del film. Così, ad esempio, i pinguini che corrono dietro a Danny De Vito sarebbero in realtà i Nibelunghi di Wagner, mentre il Pinguino stesso sarebbe Alberich, il protagonista de «L'oro del Reno». L'articolo ha suscitato una serie di reazioni tra l'incredulo e l'indignato: molti lettori hanno accusato di malafede i suoi autori, altri l'hanno presa a ridere. Ma il tema aveva evidentemente toccato una corda sensibile. Pochi giorni dopo, infatti, anche The Village Voice - il setti¬ manale della New York intellettuale - si è sentito in dovere di intervenire su questo argomento così scottante con un nuovo articolo, questa volta teso a dimostrare che un altro eroe dei fumetti, Superman, è in realtà la perfetta rappresentazione dell'intellettuale ebreo. Clark Kent, l'alter-ego di Superman sarebbe infatti il prototipo dell'ebreo visto dagli antisemiti: dal suo aspetto mite occhialuto al suo lavoro di giornalista «esempio perfetto di occupazione da "parassita"». Superman, per contro, sarebbe l'incarnazione della virilità ebraica sognata dal filosofò Max Noidau, che all'inizio del secolo lanciava appelli al popolo ebreo perché si trasformasse in un popolo «muscoloso». In Europa, comunque, dove la comunità ebraica è meno numerosa ed organizzata che negli Usa, sembra difficile che il film possa essere preso di mira per un suo supposto antisemitismo. Più probabile che la produzione si attui le ire degli animalisti per l'uso disinvolto dei pinguini veri in alcune scene. Del resto come sottolinea il Times, che ieri ha dedicato un articolo alla vicenda, «l'aspetto più grave di tutta la faccenda è la quantità di energie intellettuali che vengono sprecate alla ricerca dell'antisemitismo in un'innocua cultura per bambini, mentre esso esiste in modo così evidente altrove». «Il ritorno di Batman», in realtà, tutto può sembrare tranne che un film-favola per bambini. Come nel primo film si raccontava il trauma infantile (l'assassinio dei genitori) vissuto dal piccolo protagonista che poi crescendo si sarebbe trasformato in un uomo timido, schivo, con la fissazione della lotta al crimine, così, nel film numero due il povero criminale Pinguino e un bambino che, nato deforme, viene abbandonato dai genitori in una cesta e affidato alle acque (forse qualcuno qui ha visto il richiamo a Mose?). Il poverino finisce nella grotta dei pinguini e cresce con loro imparando a nutrirsi di pesce crudo. Gli inglesi intanto celebrano «Il ritorno di'Batman», privilegiando gli affari rispetto alle polemiche. A Londra, Libido - un negozio specializzato in «abbigliamento per feticisti» - ha appena realizzato un completino da Catwoman, in gomma nera, identico a quello che indossa Michelle Pfeiffer nel film. [f. man.] Michelle Pfeiffer donna gatto e Michael Keaton Batman come appaiono nel film Nella foto piccola, Danny De Vito ovvero Pinguino irriducibile criminale

Persone citate: Clark Kent, Danny De Vito, Max Noidau, Michael Keaton, Michelle Pfeiffer

Luoghi citati: Europa, Londra, New York, Stati Uniti, Usa