Catania di F. A.

Catania Catania Soldati contro il racket CATANIA. Una settimana fa la denuncia: «Da un anno il racket delle estorsioni tenta di imporre la sua legge alla Sais ; ci vorrebbe l'esercito per proteggerla». E ieri mattina l'esercito è arrivato davvero. Una decina di uomini a turno controllano biglietteria e terminal catanese della più importante azienda privata di autolinee in Sicilia. Gli' uomini, fucile e mitragliatore in mano, sono militari della Brigata Aosta. La coraggiosa denuncia era stata fatta dalla Cgil catanese. Da un anno la Sais riceve minacce e attentati. Tre mesi e mezzo fa è stata fatta trovare una bomba nell'autoparco e due pullman sono stati incendiati nei terminal frequentati dai passeggeri. «Un primo, concreto segnale potrebbe essere dato già subito, proteggendo una vittima che ha voglia di denunciare - avevano suggerito gli uomini della Cgil -. I titolari della Sais hanno deciso di non pagare, ma non possiamo pretendere che tutti diventino eroi come Libero Grassi», [f. a.]

Persone citate: Libero Grassi, Sais, Soldati

Luoghi citati: Aosta, Catania, Sicilia