Liberato, dopo 36 ore

Liberato, dopo 36 ore L'imprenditore di Bovalino chiama la polizia con il cellulare Liberato, dopo 36 ore Preso un bandito sull'Aspromonte LOCRI. Libero e, non c'è dubbio, senza che sia stato pagato riscatto. Paolo Canale, 54 anni, imprenditore agricolo a Bovalino, ha trascorso solo 36 ore nelle mani dei suoi sequestratori e quando gli agenti della polizia lo hanno trovato, con ancora la caviglia serrata da una catena, stava tentando disperatamente di usare il suo cellulare per avvertire moglie e polizia che ormai era tutto finito. Il cellulare, i sequestratori, glielo avevano preso al momento del blitz, nel suo agrumeto. L'operazione di polizia ha anche portato all'arresto di uno dei componenti la banda: Sebastiano Strangio, 22 anni, «figlio d'arte». Suo padre, Francesco, fu tra gli accusati, nel 1981, per il sequestro del «re della pellicceria», Giuliano Ravizza. Uria parte della banda, tre uomini, è stata intercettata da due elicotteri della polizia durante una delle tante battute organizzate lunedì e ieri. Poi gli uomini dell'Anonima sono stati accerchiati da decine di agenti e carabinieri a terra, ma due sono riusciti a fuggire. Le ricerche continuano. Diego Minuti A PAGINA 3 Paolo Canale e la moglie

Persone citate: Diego Minuti, Giuliano Ravizza, Paolo Canale, Sebastiano Strangio

Luoghi citati: Bovalino, Locri