Ad Alassio «vietata» di S. P.

Ad Alassio «vietata» E' polemica Ad Alassio «vietata» ALASSIO. Un'estate senza musica in riva al mare o perlomeno sarà obbligatorio usarla con moderazione. E' infatti scoppiata la guerra dei decibel sulla Riviera ligure. Nel giro di una settimana polizia e carabinieri, su ordine della magistratura, hanno messo sotto sequestro le apparecchiature che servivano per i caffè-concerto che hanno reso turisticamente famosa Alassio. Tra i locali colpiti dal sequestro anche il «Caffè Roma», tappa obbligata per i turisti che affollano la Riviera. L'ultimo episodio, verificatosi domenica sera alle 23,30 al «Tropicana», si è svolto davanti a un centinaio di turisti seduti ai tavolini del locale. A scatenare la guerra dei decibel, che secondo gli operatori turistici rischia di trasformare Alassio in un dormitorio, sono i continui esposti dei vicini che chiedono la soppressione dei concertini. Chi vuole vacanze di assoluto riposo mal gradisce i divertimenti che occupano le «ore piccole» della notte. «Stiamo cercando una soluzione che ci permetta di far continuare l'attività dei concerti ma c'è un clima di intolleranza preoccupante. Eppure la musica ha reso famosa Alassio e l'Italia. Metterle il bavaglio significa spingere i turisti verso altre zone», afferma l'assessore al turismo Carlo Bottiroli. [s. p.]

Persone citate: Carlo Bottiroli

Luoghi citati: Italia, Roma