Fininvest-Funari, mezzogiorno di fuoco

Fininvest-Funari, mezzogiorno di fuoco Dopo la sentenza del giudice il presentatore vuole andare in onda, ma forse non c'è tempo Fininvest-Funari, mezzogiorno di fuoco Letta: il personale è già in vacanza Ma lui replica: basta una telecamera MILANO. «Io sono pronto ad andare in onda. Indispensabili a "Mezzogiorno Italiano" sono soltanto il pubblico, che c'è, i giornalisti, che ci sono, e i giornali di oggi, ovviamente disponibili anch'essi», dice Gianfranco Funari. «Stiamo tentando di rianimare una struttura e un'organizzazione che si erano legittimamente sciolte, ma siamo al 3 agosto», dice Gianni Letta vicepresidente della Fininvest, «la gente adesso è in ferie e si tratta di un'operazione non facile». Bisognerà perciò aspettare le 12 di questa mattina per sapere se Funari, la cui trasmissione su Italia 1 fu sospesa il 21 luglio, potrà immediatamente riprenderla, così come il pretore di Monza ha disposto. «Stiamo lavorando per rispettare questa decisione», afferma ancora Letta, «ma non è facile rimettere in piedi un programma in piena estate». «Dell'orchestra e dei collegamenti posso fare a meno», ribatte Funari, «del resto è già successo più d'una volta che sia andato in onda senza questi elementi. Per i filmati, ieri pomeriggio i miei collaboratori si sono regolarmente presentati negli studi di Cologno Monzese; se le sale di montaggio non erano disponibili, non è un problema mio». Vittorio Giovanelli, che delle reti Fininvest è vicedirettore generale, fa presente che «Mez¬ zogiorno italiano» richiede il lavoro, a titolo diverso, di ben 64 persone. Quando si decise di sospendere, spiega, quelle tra loro che risultavano nell'organico dell'azienda vennero dirottate su altre trasmissioni, mentre i collaboratori assunti espressamente per «Mezzogiorno italiano» avrebbero dovuto, da quel momento, ritenersi in libertà. «Mi sono rivolto alla magistratura», prosegue il presentatore, «per difendere non soltanto i diritti dei telespettatori di fronte a una mascalzonata politica, ma anche i posti di lavoro mio e degli altri. "Mezzogiorno italiano" doveva concludersi il 26 settembre, perciò ho pregato i miei collaboratori di aspettare, prima di trarre le loro conclusioni, la sentenza del pretore. Per quanto ne so lo hanno fatto; oltretutto, non è stata una lunga attesa, 10 giorni in totale. Comunque se oggi non sarà possibile andare in onda tornerò mercoledì, poi giovedì. Mi piace passare le vacanze a Cologno Monzese». Il regista Ermanno Corbella conferma: «Funari è andato l'altro giorno a Cologno e ha trovato tutto a posto e funzionante. Per quanto riguarda il personale mi sembra chiaro che molti siano andati in ferie, secondo la normale turnazione delle vacanze. Ma per il programma non manca niente e nessuno». «Ad ogni modo», dichiara il presentatore, «se, nonostante questi dati di fatto, mi sentissi esporre ragioni di impossibilità tecnica, avrei già pronta la soluzione: vado in onda io, da solo, leggendo i giornali e aprendo il telefono. Il 21 luglio sono arrivate 2400 telefonate di protesta, e di richiesta di spiegazioni sul fatto che "Mezzogiorno italiano" non c'era più. Per tutti questi giorni il telefono ha con¬ tinuato a squillare, notte e giorno. Bene, io oggi vado in onda, mi faccio passare le telefonate e chiedo: perché vi è dispiaciuto così tanto che non ci fossi? Poi sollecito pure i pareri sulle dimissioni di Trentin, sulle forze armate in Sicilia per combattere la mafia, sull'esclusione di Mario Segni dalla commissione per le riforme». Fra Funari e Fininvest, l'at¬ trito corniciò nel giugno scorso, quando il presentatore cominciò a sospettare di essere diventato politicamente scomodo. Una lettera a Berlusconi, nella quale scriveva di sentirsi «costretto a una riflessione sui tempi e sui modi» della loro collaborazione, fu interpretata quale volontà di rescindere unilateralmente il contratto. Nessuna risposta intanto giungeva, da Funari, in merito all'opzione prevista dal suo contratto per l'anno prossimo; contemporaneamente, si infittivano le voci di sue trattative con Raitre. Ieri, da Roma, si è saputo che, in proposito, ci sarebbero però difficoltà notevoli. A quanto si dice le trasmissioni che Funari dovrebbe condurre sarebbero due, di sabato. Ma la situazione si è talmente ingarbugliata da rendere difficile che il presentatore possa cominciare a vorare già da fine settembre negli studi milanesi di Raitre. Poi c'è il problema dei soldi: Funari alla Fininvest percepiva 7 miliardi e aveva un'offerta per 9, e sembra davvero difficile che la Rai stipuli contratti miliardari, in un periodo di dichiarata austerità. Ornella Rota Giallo fino all'ultimo su Italia 1 per la programmazione di oggi Pronta la scaletta: mafia, Trentin e il «bavaglio» di Berlusconi Gianfranco Funari non è disposto a cedere le armi nel confronto che lo vede opposto alla Fininvest di Berlusconi (sotto) A destra Gianni Letta, è toccato a lui ieri dare una risposta ufficiale al presentatore A sinistra i militari inviati dal governo in Sicilia, anche di questo si dovrebbe discutere durante la trasmissione

Luoghi citati: Cologno Monzese, Italia, Milano, Monza, Roma, Sicilia