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Anonima all'attacco, un altro rapito Il sindaco di Bovalino: in questo paese nessuno è al sicuro. Battute sull'Aspromonte Anonima all'attacco, un altro rapito Sequestrato uri imprenditore agricolo in Calabria LOCRI. L'Anonima non dà tregua. Tre mesi dopo l'ultimo blitz, l'altra sera un commando ha sequestrato un imprenditore agricolo a Bovalino, la «capitale» dei rapimenti (12 negli ultimi anni su ottomila abitanti). E mentre il sindaco del paese accusa senza mezze parole: «In questo paese ormai nessuno è più al sicuro, neppure io che ho lo stipendio da insegnante», sono state effettuate, purtroppo senza alcun esito, le prime battute in Aspromonte alla caccia del nuovo covo. Paolo Canale, 54 anni, sarebbe stato rapito tra le 17 e le 18 di domenica. Il commando ha avuto molte ore di vantaggio rispetto a polizia e carabinieri, visto che i suoi familiari ne hanno denunciato la scomparsa solo dopo la mezzanotte, non vedendolo rincasare. «Paolo Canale - è ancora il sindaco che parla - è una persona còme tante, un lavoratore, è proprietario del suo negozio, che non è niente di eccezionale; fa parte del consiglio d'amministrazione di una cooperativa, forse è proprietario della sua casa. Nient'altro». Le fasi del sequestro, che non ha avuto testimoni, restano oscure. Paolo Canale è uscito di casa domenica pomeriggio dicendo alla moglie, Silvana Cannivale (hanno due figli) d'essere diretto in un suo agrumeto nelle campagne di Careri. L'imprenditore si è messo alla guida del suo fuoristrada, un Nissan «Patrol», e da quel momento di lui si sono perse le tracce. L'auto è stata trovata nella tarda mattinata a Belloro, nel greto di un torrente che passa poco distante dalla estrema periferia di Careri. Il fuoristrada era nascosto alla meglio, con cespugli taglia ti ed appoggiati sul tetto e sul cofano. Dentro nessuna traccia che faccia pensare ad una colluttazione fra ostaggio e rapito ri o, per fortuna, tracce di san gue. Per ora nessuna telefonata alla famiglia. Diego Minuti A PAGINA 9