La prigione segreta di Samaranch

La prigione segreta di Samaranch sabotaggio olimpico. Il giallo di Montalbàn per «La Stampa» La prigione segreta di Samaranch Chi vuole sabotare le Olimpiadi? Piovono sospetti: da Carolina di Monaco ad Andreotti, al Ku Klux Klan. Ma una culturista serba, colpita da un killer con un giavellotto, rivela all'investigatore Pepe Carvalho di essere la figlia del maresciallo Tito e annuncia una rivoluzione strisciante. Il ministro Corcuera avverte Carvalho: «Samaranch è stato rapito». HE un ministro dell'Interno scoppi a piangere del tra- all'ora monto, davanti a poliziotti di ogni sorta, con svariate divise disegnate da Mariscal, Armani, Rabanne, Cardin, Adolfo Dominguez, Sarah Ferguson e la signora Ripa di Meana, non prova forse che la Spagna ha raggiunto la modernità? Il ministro piangeva con il capo appoggiato sulla spalla di Carvalho! — Che brutte maniere. Rapire il presidente del Ciò! Questa me l'hanno combinata perché nasco povero, perché ho fatto l'elettricista e non ho studiato né a Oxford, né a Deusto, e non sono nemmeno un «normalien». E poi dicono che la lotta di classe non esiste! Va repressa con ogni mezzo, soprattutto con la mia carica, ma altroché se esiste! Le bimbe-rana per un record Cosa stava accadendo nel contesto olimpico? Stava crollando un'alternativa di armonia idealista, al punto che i funzionari strapagati tornavano alla guerriglia immaginaria e un ministro dell'Interno credeva nell'esistenza effettiva della lotta di classe? Finita l'alleanza tra principi, architetti, trafficanti e sponsor, la fragilità dello spettacolo sportivo risultava eccessiva. Che senso poteva avere che alcune bimbe-rana battessero record di nuoto superando altre bimbe-rana? E le bimbe-ginnaste? Una recita femminoide il cui solo scopo, qualsiasi movimento eseguissero, era di cadere a pie pari mantenendo l'equilibrio. Quanto agli sport di squadra, il calcio olimpico è sottocalcio e il basket sarebbe sottobasket senza le concessioni giunte all'esagerazione di includere i professionisti di giochi di prestigio dell'Nba. Tennis Olimpico? Cacciatori di palle d'oro, attenti come pistoleri e più girovaghi degli artisti circensi. Olimpici? A quale dignità olimpica può attingere un giocatore come Agassi che vada dove vada riserva un tavolo nei ristoranti di pollo fritto stile Kentucky? Il malumore di Carvalho era dovuto non solo alla situazione generale ma, e soprattutto, a dover sopportare la testa del ministro Corcuera sulla sua spalla. Il quale non piangeva più, ma stava raccontando la propria vita. — Lo sa a quanti anni ho imparato a fare gli impianti elettrici? — Non lo immagino neanche. — Ero alto come un soldo di cacio. Ma dalla statura che indicava con un braccio, era ovvio che mentiva. Non potè continuare a autocompatirsi perché si avvicinava al trotto sulla scogliera il cavallo preferito della principessa Anna, un'amazzone in groppa. Chioma bionda al vento con tintura un po' rifatta, frustino in resta, la principessa procedeva seguita dai suoi cavalieri gorilla travestiti secondo il presunto abbigliamento dei cavalieri della Tavola Rotonda di Re Artù. Dal cavallo, la principessa rimproverò Corcuera. — Ministro, è così che adempi i tuoi doveri? — Maestà... maestà... - cominciò a balbettare Corcuera -, ma a un tratto ricordò che il ministro era lui, che quella si- gnora non era nemmeno regina e che inoltre l'Inghilterra, Perfida Albione per i franchisti, continuava ostinata a non restituire Gibilterra alla Spagna. Cosicché, staccandosi dall'inumidita spalla di Carvalho, Corcuera aggredì la principessa. — Ma tu, chi credi di essere? Piacque alla principessa quel gesto gagliardo e tanto spagnolo, tanto da torero indispettito e tragico, e battendo il sedere del destriero, propose a Corcuera: — Monta in groppa al mio destriero, bel moretto! Carvalho chiuse gli occhi per ritrovare il senso della realtà che accadeva oltre i suoi occhi chiusi. Com'era possibile quanto stava vedendo e udendo? Che programma stava seguendo? Se non seguiva un programma, cosa seguiva? E quando ritrovò quel nulla, era il ministro Corcuera a tenere in pugno le redini, la principessa, seduta dietro, stringeva il corpo del ministro con le bianche braccia simili a flauti e un cavaliere della Tavola Rotonda calò un sombrero cordovese sulla testa del ministro dell'Interno spagnolo. Corcuera inarcò un sopracciglio, rivolse a Carvalho un ovvio sguardo di superiorità e partì al trotto, subito seguito dai Cavalieri della Tavola Rotonda e poi dall'intero campionario di poliziotti ricodificati secondo i canoni della postmodernità. Colti in contropiede gli operatori televisivi cercavano di raggiungere i loro veicoli per seguire la comitiva mentre i cittadini che passeggiavano sul frangiflutti con l'ambizioso progetto di prendere un po' d'aria, informati della scomparsa di Samaranch esigevano con occhi umidi e grida stridule che costui gli venisse restituito. — Samaranch, torna a casa! Vogliamo Samaranch! L'incarnazione dell'avi (nonno)! Carvalho ricordava quei tempi in cui la gente gridava cose ben diverse, e chiedeva a Samaranch di andarsene. Gli esseri umani si erano del tutto uniformati per comporre un solo pubblico fanatico di una sola partita di calcio universale. L'arciere prese la mira Un ronzio luminoso gli passò davanti agli occhi. Di nuovo un arciere occulto gli aveva sca gliato una freccia accesa, ma questa volta non rimase trop po a lungo nascosto. Uscì da dietro il faro un uo mo vestito di bianco, con l'arco tra le mani, la faretra in spalla piena di frecce e una pubbli cita della Dupont sulla canot tiera. Portava occhiali da sole nonostante l'oscurità crescente e quando raggiunse Carvalho gli buttò la parola d'ordine. — Freedom for Catalonia! Carvalho non sapeva cosa rispondergli. — Non conosce la risposta? Che modo schifoso di organizzare gli incontri. Lei deve rispondermi in catalano: Elitre tots hofarem tot (Tutti insieme faremo tutto). Carvalho ubbidì e l'arciere lo prese per un braccio orientandogli il corpo verso Ponente. Prese poi una freccia dalla faretra, le diede fuoco con un accendino Dupont e la lanciò verso il poco sole rimasto. — Segua la freccia e arriverà dove teniamo Samaranch. Manuel Vàzquez Montalbàn (10. continua) traduzione di Hado Lyria Copyright «La Stampa» Il ministro sparì a cavallo con la principessa Anna d'Inghilterra gp Marina Ripa di Meana

Luoghi citati: Gibilterra, Inghilterra, Kentucky, Meana, Monaco, Oxford, Spagna