«In Urss Pontecorvo si pentì»

«In Urss Pontecorvo si pentì» LA VERSIL3ANA Mafai e Petacco «In Urss Pontecorvo si pentì» PD2 TRASANTA. «In quella prigione dorata in cui i russi lo relegarono, Bruno Pontecorvo si pentì ben presto della sua scelta». Chi parla è Miriam Mafai, che ieri ha presentato il suo libro, «Il lungo freddo», in cui ricostruisce la vita e la «scelta» del fisico italiano che lasciò il suo Paese per l'Urss. «La decisione fu presa dòpo lo scoppio della guerra di Corea - racconta la Mafai -. Pontecorvo temeva lo scoppio della terza guerra mondiale e per questo decise di trasferirsi dalla parte in cui intendeva stare». Ma non svelò segreti nucleari - precisa -, anche perché non ne conosceva». L'altro libro presentato ieri agli incontri, è «La Regina del Sud», la storia di Maria Sofia, sorella dell'imperatrice d'Austria Sissi e moglie dell'ultimo re di Napoli. «E' un personaggio da rivalutare - ha spiegato l'autore Arrigo Petacco -. Una donna che combattè eroicamente a Gaeta circondata dai giovani aristocratici: tutti innamorati di lei. E fu anche la vittima del primo montaggio fotografico della storia: I piemontesi fecero circolare nelle corti europee false foto oscene che la ritraevano». Arrigo Petacco ha anche rievocato la figura di Sandro Pertini, direttore del «Lavoro» di Genova per 18 anni, il giornale dove lui stesso ha lavorato: «Non ha mai voluto ricevere lo stipendio».

Luoghi citati: Austria, Corea, Gaeta, Genova, Napoli, Urss