Due giorni con il cadavere in auto

Due giorni con il cadavere in auto Giallo a Parma, lei aveva appena quindici anni ed era fuggita di casa per amore Due giorni con il cadavere in auto «L'ho uccisa, ma non volevo abbandonarla» PARMA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Un amore può continuare anche dopo un assassinio, si può stare accanto al cadavere della propria donna uccisa senza perché. Tutto sembra più facile, i problemi superati per sempre. Resta, soltanto, la pazzia dalla quale forse non si riuscirà più a guarire. Questa storia, accaduta a Parma, esce da uno scenario simile: ha ucciso la fidanzata, strangolandola, e l'ha tenuta al proprio fianco per due giorni interi e due notti su una Fiat Uno presa a nolo. La vittima è una ragazzina che compirà sedici anni fra dieci giorni, abitante a Leno, nei pressi di Brescia, scomparsa da casa il 27 luglio scorso. Il macabro episodio si è verificato alle porte di Parma, nei pressi di Viarolo, nell'immediata periferia Nord, in una carraia che fiancheggia l'autostrada del Sole. A dare l'allarme è stato lo stesso omicida, Antonio Castigliano, venticique anni, nato a Napoli, ma residente a Leno, in provincia di Brescia, nel pomeriggio di ieri. Ha telefonato alla centrale operativa di Parma Soccorso dicendo poche parole: «Ho bisogno di una pattuglia della polizia e di un'ambulanza perché ho ucciso una persona e anch'io sto molto male. Ma non voglio e non posso abbandonarla. Venitemi a prendere, 10 devo stare vicino a lei perché le voglio bene». Erano le 16,26 di ieri. Il giovane ha chiamato utilizzando 11 cellulare che aveva in auto. Subito si è pensato ad uno scherzo, ma non era così. Lo spettacolo che si è presentato agli uomini dell'ambulanza e dei carabinieri che sono prontamente intervenuti sul luogo era raccapricciante. Sulla Fiat Uno di colore bianco, targata Trento e noleggiata all'Aci, giaceva il cada¬ vere, in avanzato stato di decomposizione, di una ragazza. Il corpo, parzialmente celato da un cappellino verde e da un accappatoio rosa, era adagiato sul sedile reclinato del passeggero. Il cadavere di Cristina Palazzoni era gonfio, i lineamenti del volto, contornati da lunghi capelli scuri, erano irriconoscibili. Quarantott'ore trascorse in un'autovettura chiusa, sotto il sole cocente di questo periodo hanno accelerato i tempi della decomposizione. Al suo fianco si trovava An¬ tonio. Era coricato. Aveva gli occhi allucinati e gli abiti intrisi di sudore e di odore di morte. Quando ha aperto la portiera ed è uscito dall'auto, ha borbottato alcune parole senza senso. Le manette sono scattate immediatamente per lui: il giovane è accusato di avere ucciso l'amica. Per il momento pare che non esista alcun movente certo. Stando ad alcune indiscrezioni trapelate, pare che Antonio Castigliano, mentre stava per essere trasportato in carcere dai carabinieri (una volta dietro le sbarre il giovane, su consiglio del proprio avvocato, si è avvalso della facoltà di non rispondere) abbia confidato di non conoscere il motivo del suo gesto. L'ipotesi più accreditata è quella del delitto passionale. Cristina, non ancora sedicenne, si sarebbe fatta conquistare dal fascino di Antonio assieme al quale avrebbe deciso di trascorrere un periodo di vacanza; sull'auto, riviste, vestiti di ricambio e una consistente scorta di cibo lo confermerebbero. Ancora oscuri, tra i tanti risvolti del caso, anche i motivi che hanno indotto i due ad acquistare e a tenere in automobile assieme a loro una scatola di un potente topicida. Gli inquirenti non escludono la possibilità che nelle intenzioni dei due giovani vi fosse l'idea di un suicidio assieme. Forse per porre fine ad un amore contrastato dai genitori di Cristina. La famiglia Palazzoni non conosceva le intenzioni della ragazzina e lunedì scorso ne aveva denunciata la scomparsa ai carabinieri. Il compito di accertare l'esatta successione degli eventi è ora affidata alla magistratura. Gli inquirenti dovranno definire i contorni di una tragica vicenda che per ora è ancora tinta di giallo. Luigi Alfieri

Persone citate: Antonio Castigliano, Luigi Alfieri

Luoghi citati: Brescia, Leno, Napoli, Parma, Trento