Parigi, il sindacato dichiara guerra a Topolino

Parigi, il sindacato dichiara guerra a Topolino FRANCIA Chiedono aumenti e più riposi. Il parco attira meno visitatori del previsto, crolla il titolo in Borsa Parigi, il sindacato dichiara guerra a Topolino Primo sciopero a Eurodisney, si fermano i dipendenti delle pulizie PARIGI. Topolino questa volta è alle prese con un nemico più cattivo della solita banda Bassotti: si tratta dei sindacati, che, la scorsa settimana, hanno proclamato uno sciopero ad Eurodisney, il parco dei divertimenti ad una trentina di chilometri da Parigi. Zio Paperone non riesce a riempire di dollari il suo deposito perché Eurodisney attira meno gente del previsto e la fiducia degli operatori in Borsa sta scemando rispetto alle prime, forse troppo ottimistiche stime. Secondo il combattivo sindacato comunista francese Cgt, i circa seicento dipendenti di Eurodisney incaricati della pulizia notturna del parco hanno iniziato uno sciopero nella notte tra giovedì e venerdì scorsi per ottenere migliori condizioni di lavoro ed un aumento dello stipendio. La controversia si è risolta - provvisoriamente almeno - all'alba di venerdì, quando Jim Cora, braccio destro del presidente del parco Robert Fitzpatrick, è venuto a negoziare con i dimostranti. Sempre secondo la Cgt, la direzione ha accettato di diminuire la durata del periodo di prova prima dell'assunzione definitiva, ma ha chiesto una settimana di riflessione per pronunciarsi sulle altre rivendicazioni. In particolare i lavoratori chiedono un aumento dello stipendio lordo da 6500 a 7000 franchi (con l'attuale oscillantissimo cambio franco/lira, le cifre equivalgono a 1.430.000 e 1.540.000 lire). Sul piano non finanziario, ma della qualità della vita i seicento dipendenti in agitazione chiedono poi un giorno di riposo dopo cinque giorni lavorati. Jim Cora ha mvece subito rifiutato un'altra delle rivendicazioni poste sul tavolo della trattativa: quella di potere usufruire di due fine settimana liberi al mese. La stampa francese sostiene inoltre che Eurodisney non ha l'intenzione di prorogare dopo l'estate i circa 5000 contratti a durata determinata che erano stati stipulati in Primavera e non vuole coprire i 1500 posti di lavoro che si sono liberati nelle scorse settimane. Secondo le cifre ufficiali, tra il 12 aprile dell'anno in corso giorno dell'inaugurazione - ed oggi, dunque poco meno di quattro mesi, i visitatori di Eurodisney sono stati circa 3,6 milioni, cioè una media quotidiana di circa 35 mila persone, mentre le previsioni iniziali parlavano di 60 mila visitatori al giorno. Come già detto, neppure la quotazione in Borsa del titolo Eurodisney è molto brillante: alla Borsa di Parigi l'azione ha perso più del quaranta per cento del suo valore in quattro mesi, passando da oltre 165 a 90 franchi. Il settimanale parigino «Le Point» pensa che la direzione di Eurodisney abbia commesso due grossi errori: non ha fatto niente di particolare per attirare la clientela francese e parigina, che sembra snobbare il parco, e non ha preso in considerazione le abitudini dei «tour operators» europei, pagando con ritardo rispetto alle abitudini le fatture e rifiutando di offrire, fino a pochi giorni fa, pasti gratuiti ai conducenti degli autobus turistici. Il settimanale «Le Point» giudica i prezzi praticati troppo elevati e sostiene che gli alberghi e i ristoranti della Disney attorno al parco sono semivuoti, anche perché la direzione non ha elaborato opportune formule speciali per i parigini. [Ansa]

Persone citate: Disney, Jim Cora, Robert Fitzpatrick

Luoghi citati: Eurodisney, Francia, Parigi