Oggi comincia a Roma l'era di Matarrese II di R. S.

Oggi comincia a Roma l'era di Matarrese II Scontata la rielezione del presidente Oggi comincia a Roma l'era di Matarrese II Iprimi impegni saranno il rinnovo dei vertici arbitrali e dei contratti tv ROMA. Oggi 10.839 elettori del calcio eleggeranno di nuovo Antonio Matarrese alla presidenza per il prossimo quadriennio. Non ci sono candidature alternative. Un solo dubbio, per giunta modesto: il numero delle astensioni. Matarrese era stato eletto per la prima volta il 10 novembre 1987. Da scegliere anche il nuovo «governo»: un vice presidente (Michele Pierro, penalista, commissario Aia, rimpiazzerà Ricchieri); dodici consiglieri federali (fra i quali Boniperti e Ferlaino, confermati per la serie A, Jurlano del Lecce per la serie B al posto di Luzzara della Cremonese; Paganini, Gravina e Gattei per la serie C, «trombati» De Gaudio, Griffi e Marangi); il presidente della corte federale (largo al professor Manzella, che sostituirà Paolo Barile); il collegio dei revisori dei conti, presidente compreso. Già confermati dalle rispettive assemblee, in compenso, i presidenti delle tre leghe: Nizzola (A e B), Abete (C), Giulivi (dilettanti). Raffaele Ranucci, attuale presidente del settore giovanile, dovrebbe passare al vertice delle squadre nazionali, conservando il seggio in consiglio grazie a un ritocco alle carte federali. All'odierno congresso della Figc, in programma all'hotel Hilton, presenziera il ministro del Turismo e Spettacolo, Margherita Boniver. Una volta eletto, Matarrese nominerà il presidente dell'Aia: tutto lascia credere che la scelta cadrà sul notaio Salvatore Lombardo, ex arbitro di Marsala, sponsorizzato dai «designatoti» Casarin, Agnolin e Benedetti. Da rinnovare anche il nuovo contratto tv. La precedenza sarà data alla Rai, visto che in più di un'occasione il presidente della Figc ha predicato prudenza nei confronti delle emittenti private, Fininvest compresa. I patti più recenti hanno portato alla seguente spartizione: campionati alla Rai, Coppa Italia a Berlusconi. L'ultimo contratto, triennale, fu siglato dalla Lega sulla base di 108 miliardi a stagione. Le Coppe europee non rientrano nel paniere: qui la guerra Rai-Fininvest è senza quartiere, specie dopo la nuova formula della fase finale della Coppa dei Campioni. Al di là dei nomi e delle cariche, restano fondamentali le linee programmatiche. Il calcio italiano sta attraversando un periodo di grande disordine morale. Presidenti in galera, o sul punto di finirci; manager di società che lavorano in tempo reale per più società; aste folli e miliardarie; bilanci sempre più in rosso; stranieri di nuovo in discussione (i club sono tornati alla carica per il quarto in panchina). Matarrese è invitato a raddoppiare la vigilanza. Con l'aria che tira, il Mondiale '94 è l'ultima cosa cui pensare. [r. s.]

Luoghi citati: Italia, Luzzara, Marsala, Roma