Italia nervosamente fuori

Italia nervosamente fuori Un gol di Quico nel primo tempo promuove la Spagna e condanna la Nazionale di Maldini Italia nervosamente fuori Buso disastroso, si fa cacciare al 90' VALENCIA DAL NOSTRO INVIATO La benzina non era tutta finita, la voglia di combattere è tornata, ma la strada azzurra delle Olimpiadi l'ha chiusa l'ariete spagnolo Quico che al 38' ha scelto la strada più difficile e intelligente, fintata la «bomba» e provato il tocco, per portare la squadra in semifinale. Agli azzurri solo il merito di aver lottato, ma anche la colpa - una volta in svantaggio - di non aver trovato un gioco offensivo valido al di fuori degli scarni lanci lunghi. Poco contro una difesa agguerrita come quella di Miera. E Buso, già grigio nel gioco, ha chiuso in modo disastroso la sua Oliimpiade meritando l'espulsione al 90' per aver mandato a quel paese l'arbitro brasiliano Rezende. Fra Spagna e Italia si è tornati al calcio vero, quello solito delle due squadre, molti palleggi loro, formazione corta noi con ricerca del contropiede che in qualche occasione ha avuto degli sbocchi efficaci anche se non fortunati. Da parte spagnola, sulla spinta di un pubblico che ha sfiorato i 30 mila spettatori e di un entusiasmo notevole, il ricorso alle solite sceneggiate. Cadute e ruzzoloni a ogni intervento degli azzurri. Due barelle per Soler e per Guardiola con pronti ritorni in campo. Cose da ammonizione. Maldini ha scelto i tre marcatori Luzardi, Favalli e Matrecano, lasciando fuori Bonomi. Luzardi addosso a Quico, Matrecano su Alfonso e Favalli nella zona di Luis Enrique, il quale agendo spesso sulla fascia destra, è stato molto pericoloso soprattutto nella fase d'avvio. Da parte spagnola, la solita eccellente partita di Guardiola da playmaker arretrato davanti alla difesa, un Guardiola un po' alleggerito da un attacco intestinale ma comunque ancora valido anche negli inserimenti offensivi con la sua andatura dinoccolata e tocchi lucidi. Gli azzurri hanno cominciato con attenzione. Il primo tiro di Quico, un rasoterra diagonale, ha sbloccato la partita, aprendo le iniziative. La risposta di Meili da fuori area ha trovato Toni pronto a deviare in angolo. Melli si è mosso molto, confermando di avere il carattere che tutti conosciamo, protagonista nelle partite che contano e un po' distaccato nelle altre. Era stato così fino a ieri sera a Valencia, dove l'attaccante del Parma ha compiuto ottimi rientri lasciando spesso Buso solo in avanti pronto però a ritornare sotto al momento opportuno. Proprio Melli al 16' ha cercato Buso il cui diagonale è andato oltre il secondo palo. In risposta Guardiola si è fatto largo e ha cercato Berges, un centrocampista votato all'offensiva sul quale non è riuscito il filtro. Alla mezz'ora gli azzurri vicini al gol con un attacco RoccoBaggio, cross lungo, testa di Buso sul secondo palo e salvava Solozabal in acrobazia. Al 38' gli spagnoli ci colpivano nel modo più facile, su un errore di Marcolin che perdeva scioccamente palla a trequarti di campo. Ne approfittava Soler, si inseriva, chiamava avanti la nostra difesa che lasciava spazio a Quico il quale libero sulla destra fintava il tiro e lo eseguiva con quella frazione di ritardo necessaria per tagliare fuori Antonioli che si era già mosso e veniva superato con una preci- sa parabola a spiovere. La Spagna in vantaggio prendeva l'arma del contropiede e al 50' Lopez partendo dalle retrovie andava ad impegnare Antonioli. Saliva di tono Rocco, Baggio era efficace fra contenimento e spinta. Gli azzurri tenevano discretamente bene il campo, ma le maglie rosse erano chiuse, e sfruttavano l'arma del fuorigioco difensivo. Melli cercava di passare di brutto, si beccava l'ammonizione. Era Berges a costringere Antonioli ad un gran volo sulla destra per evitare il 2-0, e quando all'82' Luzardi batteva di testa Toni su punizione di Antonioli, il passo avanti della difesa iberica è stato giudicato utile a mettere in fuorigioco l'azzurro. Per i nostri, il solito finale nervoso. Non si riesce mai ad accettare la sconfitta. Avrà veramente ragione Arrigo Sacchi. Bruno Perucca SPAGNA m ITALIA TOM 6.5 I ANTONIOLI 7 LOPEZ 7 LUZARDI 6,5 LASA 6.5 FAVALLI 6 SOLOZABAL 6 D. BAGGIO 6,5 GUARDIOLA 7 MATRECANO 6 ABELARDO 6 VERGA 7 SOLER 6,5 MELLI 6 BERGES 7 (75'MUZZI) 6 QUICO 7 ROCCO 6 (85'VIDAL) sv (75' ROSSINI) 6 ALFONSO 6 BUSO 4 LUIS ENRIQUE 6,5 ALBERTINI 6,5 MARCOLIN 5,5 AII.:MIERA 7 All.: MALDINI 6 0 Arbitro: REZENDE FREITAS (Bra) 7 Rete: 38' Quico. Ammoniti: 16' Favalli; 59' Melli; 70' Alfonso e Berges; 83' Muzzi. Espulso: 90' Buso. Spettatori: 28.000 ■■■mmmmmmmmm ' ■■■HI m ■■■■■■ in n Gli azzurri protestano con l'arbitro Rezende che ha negato un gol a Luzardi per un fuorigioco non segnalato dal guardalinee

Luoghi citati: Bra, Italia, Maldini Italia, Spagna